Semi di lino, un ingrediente fondamentale per chi vuole un’alimentazione naturale. Vediamo tutte le caratteristiche di questi straordinari semi.
I semi di lino rappresentano un alimento fondamentale nella cucina naturale. Grazie al loro elevato contenuto di acidi grassi polinsaturi. Possono essere utilizzati, leggermente tostati o come condimenti di pietanze.
Questi semi, devono essere freschi se volete beneficiare delle loro proprietà nutrizionali. Il problema non sussiste in quanto sono reperibili sul mercato tutto l’anno.
Tuttavia, se vi trovate nella condizione di doverli conservare, metteteli in luoghi asciutti, al riparo dal caldo e dalla luce. Conosciamoli meglio attraverso i benefici, le proprietà, i valori nutrizionali, gli usi e le controindicazioni.
Caratteristiche dei semi di lino
Si tratta di semi ricavati dalla pianta del lino comune (Linum usitatissimum), appartenente alla famiglia delle Linaceae.
Questa pianta, dalle origini antichissime, cresce tutto l’anno e da essa si ricavano i semi che si presentano piccoli e marroni.
In passato, questi semi venivano impiegati dagli antichi egizi e dai babilonesi per ricavarne fibra tessile. A diffonderli in Europa, furono poi i mercanti Fenici, che utilizzavano la pianta sia per il tessile che per la preparazione dell’olio di semi.
Benefici e proprietà
Le loro proprietà e benefici sono molteplici:
- abbassano il carico glicemico durante i pasti;
- aiutano ad ammorbidire e a rendere lucenti i capelli secchi e sfibrati.
- favoriscono l’assorbimento dei nutrienti presenti in altri cibi;
- hanno potere saziante;
- hanno proprietà emollienti, lenitive e depurative, e grazie alla presenza di mucillagini vantano proprietà lassative.
- idratanti per la pelle e sono utili anche in caso di acne;
- normalizzano i livelli di colesterolo;
- regolarizzano gli ormoni femminili e il ciclo mestruale;
- riducono i rischi cardiovascolari;
- sono antinfiammatori e antiossidanti.
Valori nutrizionali dei semi di lino
In 100 g di semi di lino ci sono circa 534 Calorie e:
- 6,96 g di acqua
- 42,16 g di grassi, fra cui 3,663 g di grassi saturi, 7,527 g di grassi monoinsaturi e 28,730 g di grassi polinsaturi
- 28,88 g di carboidrati, fra cui 1,55 g di zuccheri e 27,3 g di fibre
- 18,29 g di proteine
- 0,6 mg di vitamina C
- 3,080 mg di niacina
- 1,644 mg di tiamina
- 0,985 mg di acido pantotenico
- 0,473 mg di vitamina B6
- 0,31 mg di vitamina E
- 0,161 mg di riboflavina
- 87 µg di folati
- 4,3 µg di vitamina K
- 813 mg di potassio
- 642 mg di fosforo
- 392 mg di magnesio
- 255 mg di calcio
- 30 mg di sodio
- 5,73 mg di ferro
- 4,34 mg di zinco
- 2,48 mg di manganese
- 1,12 mg di rame
Consumo e utilizzo nelle diete
La quantità giornaliera consigliata è di 2 massimo 3 cucchiaini di semi crudi, tritati o schiacciati in abbondanti dosi d’acqua o tisane.
Un modo per consumare questi semi è facendo bollire 2 cucchiaini di semi schiacciati, da filtrare successivamente prima dell’assunzione ma possono essere aggiunti anche ad una minestra calda.
Informatevi sempre, presso professionisti specializzati, se è il caso di assumerli in base alle vostre condizioni di salute.
Usi
I semi possono essere utilizzati in diversi modi ad esempio:
- macinati vanno consumati il prima possibile e senza essere cotti, affinché le funzioni degli acidi grassi non vengano alterate dal calore e dall’aria;
- dorati o chiari solo molto più oleaginosi dei semi scuri e si prestano maggiormente per gli utilizzi in cucina;
- eccellente lassativo naturale;
- rafforzano e idratano i capelli, agendo sul fusto e prevenendo cosi la rottura, grazie al gel per capelli ai semi di lino;
- olio di semi di lino: per chi soffra di malattie di tipo cardiovascolare.
Invece, è importante sottolineare che l’olio di semi di lino, non va utilizzato per la cottura, in fritture ed altri utilizzi a caldo.
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Ricette con i semi di lino
I semi di lino avendo un sapore neutro si abbinano a diverse pietanze, sia dolci sia salate. Quello che vi proponiamo, è una ricetta di polpette vegane.
Polpette vegane con semi di lino e quinoa
Ingredienti per 4 persone:
- 50 g Quinoa
- 15 g Semi di lino
- 45 ml Acqua
- 100 g Patate
- q.b. Origano
- q.b. Rosmarino
- q.b. Maggiorana
- q.b. Sale
- q.b. Timo
- q.b. Salvia
Procedimento
Innanzitutto, lavate le patate, e mettetele a bollire con tutta la buccia. Nel frattempo tritate i semi di lino, con un frullatore, fino a ridurli il più possibile in polvere.
Mettete i semi tritati nell’acqua a temperatura ambiente per circa 10-15 minuti, fino a che non diventeranno una sostanza gelatinosa.
Nel frattempo cuocete la quinoa, come consiglia la confezione. Prendete le patate cotte, pelatele e schiacciatele, poi unite la quinoa appena cotta e ben scolata, il composto di semi, le erbe aromatiche tagliuzzate e il sale.
Non vi resta che formare le polpette e poggiarle in una teglia rivestita di carta forno e cuocetele in forno a 220° C per circa 30 minuti. Trascorso il tempo di cottura, sfornate e servitele tiepide.
Controindicazioni
Il consumo di grandi quantità di semi di lino è sconsigliabile a causa delle mucillagini, che possono causare mal di stomaco, gonfiori e diarrea.
Nei soggetti affetti da malattie degenerative come le sclerosi, i semi di lino possono causare pericolose ostruzioni intestinali. Perciò invece di collaborare per il transito intestinale, lo arrestano.
Inoltre, sono sconsigliati a chi soffre di sindrome del colon irritabile e a chi soffre di diverticolite.
Sono sconsigliati anche se si assumono farmaci antinfiammatori, aspirina, farmaci anticoagulanti, olio di pesce e vari tipi di integratori. È sempre bene chiedere consiglio al proprio medico.