Prezzi della spesa, dove è più conveniente andare al supermercato
Pubblicato da
Salvatore Lavino
3 anni fa
La classifica dei luoghi in Italia dove i prezzi della spesa sono più bassi o più alti. Ci sono delle differenze enormi tra città e regioni.
Prezzi della spesa, dove conviene acquistare di più? La domanda va intesa come città in Italia in cui è possibile acquistare quello che serve ogni settimana per quanto riguarda gli alimenti, nelle varie città da Nord a Sud. Come noto, ci troviamo nel mezzo di una recessione di proporzioni gigantesche.
Le materie prime, la produzione e l’acquisto di molti beni hanno comportato tutti un costo più elevato rispetto al passato. Ed a tutto questo si aggiungono anche i rincari che fanno riferimento alle bollette di corrente elettrica e gas, oltre che quelli che concernono la benzina ed il gasolio. I prezzi della spesa hanno risentito di queste e di altre situazioni, come la ben nota crisi ucraina.
C’è un aumento dei prezzi della spesa per quanto riguarda diversi alimentari, con un livello di inflazione misurato al 5,8% in media. L’acquisto degli stessi comporta un maggiore esborso annuo, di circa 434 euro all’anno nel caso di un nucleo familiare composto da una coppia e due figli. E di 391 euro invece con un solo figlio.
Prezzi della spesa, dove conviene di più e dove di meno
Quel che viene fuori dai più recenti dati comunicati dall’Istat e che fanno riferimento allo scorso mese di marzo è che ci sono diverse zone del Paese in cui gli stessi beni presentano differenze anche notevoli. Ad esempio la vista costa di più, in merito al prezzi della spesa, molto più ad Imperia (+8,4% rispetto allo stesso periodo del 2021, n.d.r.) che a Pisa (solamente +2,4%).
Nella città toscana si spende in media sui 139 euro in più, contro i 492 euro addirittura della città ligure oppure di Benevento. Di seguito ecco la classifica del risparmio a decrescere per convenienza, dalla meno alla più vantaggiosa secondo quanto riportato dalla Unione Nazionale Consumatori sempre tenendo in considerazione i dati Istat:
L’inflazione che grava sulla spesa si ripercuote invece con la seguente graduatoria, per quanto riguarda le regioni:
1. Basilicata – % inflazione annua 7,1 – rincaro annuo per famiglia media per cibo e bevande (in euro)420
2. Molise – 7 per cento – 409 euro
3. Calabria – 6,8 per cento – 408 euro
4. Campania – 6,6 per cento – 406 euro
5. Umbria – 7,6 per cento – 399 euro
6. Sicilia – 6,7 per cento – 360 euro
7 Abruzzo – 7,1 per cento – 357 euro
8. Lazio – 6,2 per cento – 355 euro
9. Veneto – 6,7 per cento – 343 euro
10. Friuli Venezia Giulia – 6,5 per cento – 343 euro
11. Trentino Alto Adige – 6,2 per cento – 337 euro
12. Liguria – 6,3 per cento – 335 euro
13. Sardegna – 6,5 per cento – 333 euro
14. Valle d’Aosta – 5,6 per cento – 333 euro
15. Puglia – 6 per cento – 326 euro
16. Marche – 5,7 per cento – 324 euro
17. Emilia-Romagna – 5,6 per cento – 309 euro
18. Piemonte – 5,1 per cento – 291 euro
19. Toscana – 4,3 per cento – 249 euro
20. Lombardia – 4,1 per cento- 228 euro
Salvatore Lavino
Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.