Annaffiare le piante è fondamentale per garantire che crescano e prosperino, ma non è semplice come si pensa: ecco i segreti per farlo in modo perfetto.
Di primo acchito, può sembrare un’operazione davvero banale. Tuttavia, l’annaffiatura di piante e fiori è un procedimento davvero delicato, che può riservare qualche insidia. Scopriamo cosa sapere a riguardo, elencando gli accorgimenti da mettere in pratica per annaffiare le piante in modo perfetto.
Sappiamo bene che la quantità di acqua da somministrare alle nostre piante, così come la frequenza con cui dedicarci a questa operazione, variano a seconda della specie vegetale.
Ci sono piante, infatti, che necessitano di regolari annaffiature; altre, invece, – tra cui in primis le piante grasse – vanno innaffiate sporadicamente.
Nonostante le numerose differenze, è possibile seguire una guida universale che ci permetta di scoprire tutti i segreti per annaffiare le piante nel modo giusto: ecco i parametri da considerare e gli aspetti a cui fare attenzione.
Il primo importante fattore a cui dobbiamo prestare attenzione è il terreno in cui la nostra pianta è ospitata.
Il suolo, infatti, può dirci molto sulla sua salute e sulle sue esigenze. In particolare, per capire quanto è giunta l’ora di somministrarle dell’acqua, basta guardare il terriccio: se è asciutto, dovremo procedere con l’annaffiatura.
Nel caso in cui sia umido, invece, dovremo evitare. Occhio alla distribuzione dell’acqua: è importante che l’intera area sia uniformemente annaffiata e che la pianta non riceva eccessive quantità di liquido.
In caso contrario, infatti, si creerebbero le condizioni ideali per il ristagno dell’acqua, che a sua volta potrebbe portare le radici della pianta a marcire.
Per agevolare il drenaggio post-innaffiatura, possiamo scegliere un terreno ricco di argilla, che aiuterà il liquido in eccesso a defluire.
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Tra i consigli da mettere in pratica per annaffiare le nostre piante in modo perfetto c’è quello di dedicarsi a questa operazione in due precisi momenti della giornata.
Quali? Al mattino presto o alla sera tardi. Si tratta di orari in cui il terreno è più freddo e la temperatura esterna risulta meno alta.
Per questo, il rischio che l’acqua somministrata possa evaporare è più basso.
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Infine, l’ultimo trucchetto che dobbiamo rispettare per annaffiare le piante nel modo perfetto ci impone di evitare di bagnare foglie e fiori.
L’acqua, infatti, andrebbe versata esclusivamente sul terriccio, permeandolo fino a giungere alle radici.
Innaffiare fiori e foglie è una pessima idea per numerose ragioni: se esposte al sole, le foglie bagnate rischierebbero di bruciarsi. Non solo: infatti, risulterebbero maggiormente predisposte all’attacco dei parassiti.
Allo stesso modo, i fiori zuppi d’acqua potrebbero marcire, oppure macchiarsi irrimediabilmente.