Lavoro a turni, ecco gli effetti negativi che si possono riscontrare sulla salute. Al contrario del lavoro d’ufficio, il lavoro da turnista non ha stabilità
Lavoro a turni, ecco gli effetti negativi sulla salute generale che una mancata stabilità di orari potrebbe provocare. I riusltati di un’analisi più approfondita dimostrano proprio questo: ovviamente gli effetti possono dipendere anche dalla sensibilità personale, diversa da persona a persona.
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Lavoro a turni, attenzione: se il canonico orario d’ufficio sembra infatti più lungo e più centrale della giornata, il lavoro a turni potrebbe avere degli effetti negativi che andrebbero comunque in qualche modo valutati, per non essere colti completamente alla sprovvista. Infatti, come orario di ufficio possiamo immaginare un nove- diciotto. Il lavoro da turnista comporta invece una variabilità più ampia su aree specifiche della giornata. Ad esempio potremmo dover lavorare molto presto al mattino, tardi la sera e persino di notte. Questo ovviamente può avere dei riscontri abbastanza negativi.
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I ricercatori hanno di recente preso in analisi degli studi condotti sin dal 2005 sull’argomento, fino ai giorni d’oggi. Tutti gli studi hanno mostrato più o meno lo stesso risultato. I turni inficiano su molti aspetti della persona: la qualità della memoria si abbassa, la capacità di concentrazione è compromessa su vario grado. Questo avviene a causa di un rialzo dell’ormone dello stress il cortisolo e un abbassamento della produzione di melatonina: questo porta alla compromissione del riposo notturno, e a livelli di agitazione e ansia più alti durante il giorno.
Questo è causato dalla mancanza di stabilità a cui i turni costringono: è difficile per un turnista costruirsi una routine e degli orari. Spesso infatti è chiamato ad essere produttivo dove il nostro corpo avrebbe bisogno di riposo, come la notte. In più il dover variare, impedisce anche al soggetto di potersi magari abituare per poter vivere più stabilmente la cosa.