Pensioni più alte, può averle chi trasloca in queste Regioni

In alcuni casi può essere possibile percepire pensioni più alte qualora si prenda la scelta di vita di spostare la propria residenza in queste zone d’Italia.

Un uomo tiene in mano dei soldi
Un uomo tiene in mano dei soldi (Pixabay)

Pensioni più alte, la cosa è possibile nel caso in cui si viva in determinate Regioni d’Italia. Infatti in queste zone sono applicabili delle agevolazioni che fanno riferimento a delle particolari situazioni che hanno vissuto degli episodi passati tali per i quali si è reso necessario intraprendere dei provvedimenti mirati, volti ad aiutare i cittadini.

Queste Regioni sono quelle interessate da eventi catastrofici nel corso degli ultimi anni. Si tratta di

  • Molise;
  • Lazio;
  • Abruzzo;
  • Marche;
  • Umbria;

Qui è possibile usufruire di pensioni più alte come forma di agevolazione a seguito dei terremoti che a più riprese hanno colpito tali aree, tutte situate in Italia centrale. Essere residenti qui farà si che chi ha diritto a maturare per l’appunto una pensione potrà avere una tassa agevolata. Quindi non si tratta piuttosto di una maggiorazione della pensione quanto di un esborso minore sulle imposte della stessa.

L’Irpef e le addizionali che Comuni e Regioni applicano vanno ad influenzare in maniera diretta quella che è la misura dell’assegno previdenziale erogato ogni mese dall’INPS. All’interno del Decreto Sostegni ter le Regioni citate in precedenza vengono indicate come beneficiarie di uno sconto del 7% su suddetta tassazione.

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Pensioni più alte, come ottenerli vivendo qui

Il logo dell'INPS
Il logo dell’INPS (Foto ANSA)

Se c’è qualcuno che sta sviluppando l’intenzione di approfittare a giusta ragione di tutto ciò, dal momento che la legge lo prevede, allora bisogna istituire la propria residenza principale in una di queste Regioni.

Poi è necessario iscriversi all’Anagrafe della popolazione residente ed aspettare cinque anni almeno. Che è il tempo minimo richiesto dalle normative vigenti in materia di previdenza sociale. E bisogna anche che chi intende mettere in atto questo piano non risulti fiscalmente residente in Italia nei cinque anni precedenti allo spostamento in queste Regioni agevolate.

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Per cui si può evincere come questa procedura sia consigliata in particolar modo a coloro che risiedono all’estero. E che, per un motivo o per un altro, desiderano fare ritorno in Italia (o spostarsi nel nostro Paese, n.d.r.).

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Del resto una situazione simile la compiono proprio tanti nostri connazionali che, per la loro pensione, scelgono di traslocare in Portogallo, Polonia, Grecia o anche oltreoceano, in Paesi dove la pressione fiscale risulta essere anche di gran lunga inferiore rispetto all’Italia.

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