Come si manifestano i primi sintomi del declino cognitivo? Secondo uno studio canadese, potrebbe essere collegato ad alcuni tratti della nostra personalità.
Una ricerca condotta in Canada sulla demenza e le malattie mentali ha scoperto come alcuni tratti della nostra personalità, tra cui stabilità emotiva ed estroversione, siano collegati al declino cognitivo. Vediamo in che modo.
Alcuni ricercatori dell’Università di Victoria, in Canada, hanno scoperto un collegamento tra alcuni tratti caratteriali delle persone e il declino cognitivo. Sembrerebbe infatti che il modo in cui ci poniamo con gli altri influenzi in qualche modo il rischio di contrarre malattie mentali in età avanzata.
Gli studiosi hanno effettuato un test su 2000 volontari, senza diagnosi di demenza, tenuti a compilare un questionario sulla loro personalità. Al termine del test, i risultati sono stati comparati con le cartelle cliniche dei volontari in modo da riscontrare l’eventuale presenza di problemi cognitivi.
I risultati sono stati stupefacenti. Come ipotizzato, è emerso che gli individui con più rigore, self control e autodisciplina sono meno propensi a sviluppare disturbi cognitivi con il passare dell’età. Al contrario quelli più nervosi hanno una maggiore probabilità e rischio.
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Gli studiosi ne hanno quindi dedotto che ogni tipo di personalità si associa ad un certo modello di pensiero, nonché ad uno specifico comportamento di vita. Va da sé che chi tende ad essere più nervoso e stressato, manifesterà abitudini più malsane di chi invece ha un atteggiamento più attento e moderato.
Le nostre abitudini giocano quindi un ruolo fondamentale nello sviluppo di disturbi neurologici con il trascorrere del tempo. E quali sono i tratti della nostra personalità che influiscono maggiormente sul declino cognitivo?
Tutti i volontari che hanno ottenuto punteggi più bassi nella sfera della coscienziosità, con la quale si intende il livello di organizzazione e responsabilità di un individuo, ed estroversione, tendono a sviluppare precocemente disturbi mentali quali depressione, ansia e insicurezza.
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Al contrario, chi ha ottenuto dei buoni punteggi per tratti positivi della propria personalità è meno incline a manifestare, anche con il tempo, disturbi di tipo cognitivo e mentale. Sembrerebbe infatti che gli estroversi tendano a mantenere più a lungo il loro normale funzionamento cognitivo, rispetto a chi ha caratteri di nervosismo e stress.