In relazione ai controlli al Bancomat stanno per fare la loro introduzione delle regolamentazioni ben precise in materia, quali sono le novità.
Controlli al Bancomat, la situazione si è fatta più stringente e non mancano situazioni nelle quali anche chi non ha niente da nascondere si è ritrovato a dovere dimostrare di trovarsi in buonafede. Il motivo è da individuare nella lotta senza quartiere che l’Agenzia delle Entrate ha voluto intraprendere nei confronti di chi fa il furbo e commette evasione fiscale.
Il mancato gettito dei quali sono responsabili coloro che compiono evasione al Fisco equivale a diversi miliardi di euro. Tutti soldi che contribuirebbero a potere avere accesso ad una qualità migliore di servizi in vari ambiti. E che invece restano perfettibili e finiscono con il gravare esclusivamente sulle spalle di chi fa il proprio dovere di cittadino perbene.
I controlli al Bancomat ed agli sportelli atm sono frutto delle possibilità di illeciti che i soldi in contanti possono comportare. Proprio per questo è in vista l’introduzione del limite di prelievo per quanto riguarda le banconote che sarà possibile effettuare ai suddetti sportelli automatici.
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Controlli al Bancomat, ma non solo: nuove norme finanziarie
Dal 1° gennaio 2023 dovrebbe entrare in vigore la misura ufficiale che porta il tetto massimo dei prelievi cash fino a 999,99 euro, contro gli attuali 1999,99 euro. Tale provvedimento avrebbe dovuto scattare a partire dall’inizio del 2022, ma l’opposizione e le forze di destra del Governo hanno votato contro, ottenendo un rinvio del tutto.
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Verranno introdotte anche delle nuove regole sui pagamenti. Per tutti gli esercenti sarà obbligatorio munirsi di strumento Pos per accettare i pagamenti con carta di credito o Bancomat. In quest’ultimo caso si partirà già da giugno 2022 e per gli esercenti che non si adegueranno ci sarà da pagare una multa di 30 euro più una percentuale di circa il 4% della spesa negata al cliente che si vede negare la possibilità di pagare tramite Pos.
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Tra l’altro i prelievi in contanti sono anche utili per comprendere quello che è lo stile di vita – e quindi quanto c’è realmente di riportato all’interno della dichiarazione dei redditi – da parte di chi attira l’attenzione degli agenti esattoriali.