In che maniera occorre procedere allo scopo di ottenere dei dovuti risarcimenti in quei casi nei quali le nostre bollette della luce dovessero presentare un importo troppo elevato a fronte di consumi che non sono corrispondenti.
Bollette della luce, una fonte di preoccupazione unitamente a quelle del gas (ma anche dell’acqua, n.d.r.) per milioni di famiglie in Italia. Tutti quanti noi infatti abbiamo capito quanto duro e difficile sia il momento attuale, a partire dagli importi da versare per le utenze domestiche.
Ed il problema delle bollette della luce e degli altri servizi è enorme anche per le aziende. Il Governo ha varato una serie di provvedimenti straordinari con lo scopo di attutire le conseguenze del contraccolpo economico vissuto da tanti.
Sono partiti ufficialmente dei sussidi per fornire agevolazioni e detrazioni varie allo scopo di affrontare il meglio possibile le spese delle bollette della luce e del gas in particolare. Lo scopo è quello di aiutare soprattutto i nuclei famigliari con grosse difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
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Bollette della luce, perché possono essere alte senza motivo
Come se non bastasse, è possibile anche incappare in degli errori quando si tratta di versare gli importi da pagare. È capitato di ricevere delle bollette dai costi spropositati, pari a centinaia e centinaia di euro, nonostante i rincari attuali non giustifichino tale cifra.
Cosa possiamo fare in questi casi? Serve ovviamente attivarsi per richiedere il legittimo rimborso che ci spetta. Ma occorre muoversi il prima possibile, per non fare si che le cose si complichino in maniera ulteriore. I modi per potere procedere in tal senso sono diversi.
Al momento solitamente non resta che pagare, anche se è sempre bene contattare l’assistenza telefonica del proprio fornitore. La procedura solita consiste nel versare quanto indicato, per evitare il distacco della corrente, e ricevere poi dei conguagli a proprio favore nel corso delle bollette successive, visto che ci sarà stato tempo per condurre le opportune verifiche del caso.
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Le strade da percorrere per essere rimborsati
Segnalare al proprio gestore quello che a nostro avviso è un errore è sempre la prima cosa da dover fare. Può anche capitare infatti di ottenere un rimborso nel giro di tre settimane dall’avvenuto pagamento della bolletta sbagliata.
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Nel caso di cifre molto, molto alte, si procede invece con i rimborsi per quanto riguarda le bollette successive. Nella situazione di cambio di fornitore, qualora dovessero emergere dei disguidi si ha diritto ad ottenere un rimborso entro un mese attraverso il proprio conto corrente od assegno non trasferibile. Ma anche tramite tabacchi e ricevitorie preposte.