Qual è la situazione che lega eventualmente la Naspi 2022 e l’Assegno unico che l’INPS eroga per ciascun figlio a carico. E come si calcola l’importo.
Naspi 2022, l’INPS fornisce delle risposte con il compito di fugare alcune incertezze che hanno riguardato la situazione in queste ultime settimane. In particolare il riferimento è volto a chiarire la posizione di quei nuclei familiari nei quali ci siano entrambi i genitori lavoratori.
La Naspi 2022 – che è la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego – può portare le persone in questi casi ad ottenere una maggiorazione, qualora vengano rispettate delle precise condizioni. Così come ci sono dei chiarimenti in merito alla cumulabilità tra la stessa Naspi 2022 e l’Assegno unico universale.
La presenza della Naspi da comunque diritto ad ottenere un incremento in fatto di Assegno unico universale. Che, ricordiamo, vale per ogni figlio a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età, con 50 euro come importo minimo corrisposto per ogni figlio a carico. E che può aumentare in base a determinate situazioni.
Per le famiglie con entrambi i genitori lavoratori che abbiano un ISEE di massimo 15mila euro c’è proprio una maggiorazione di 30 euro ulteriori a figlio, in aggiunta all’importo base garantito dall’Assegno unico.
In merito alla Naspi 2022, l’indennità viene concessa con cadenza mensile come al solito, ma con alcuni cambiamenti. Ad esempio da quest’anno non sussiste più l’obbligo di avere un minimo di trenta giornate lavorative nei 12 mesi che hanno preceduto la fine del rapporto lavorativo.
Può essere richiesta ora anche dagli operai agricoli a tempo indeterminato. E si calcola considerando i contributi versati negli ultimi quattro anni, ricevendola proporzionalmente per un periodo che è equivalente proprio al periodo contributivo dell’ultimo quadriennio e per un periodo di 24 mesi massimo.
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Rispetto al 2021, è aumentato il massimale di importo, che è passato dai precedente 1.335,40 euro a 1.360,77 euro. Per ottenere la Naspi è necessario avanzare una domanda apposita.
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E per quest’anno l’INPS ha stabilito che l’importo massimo ottenibile al mese sarà di massimo 1.360,77 euro. Il calcolo preciso va fatto dividendo la retribuzione imponibile per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicando poi per il coefficiente numerico 4,33.
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Dal sesto mese in poi si registra una diminuzione progressiva della Naspi 3% ogni mese (questo succede dall’ottavo mese se il percettore ha almeno 55 anni, n.d.r.). Oppure la cosa succede già a partire da quarto mese se il percettore è stato interessato da una disoccupazione fino al 31 dicembre 2021.