Il genere di musica che si ascolta dice molto sul carattere di una persona, la musica è un ponte che può collegare persone molto lontane.
La musica fa parte della nostra vita e non potremmo più stare senza. C’è un intero modo che riguarda questo argomento e che coinvolge diversi aspetti. Quello che conta è che la musica può dare emozioni, sia per chi la fa e si esprime con essa, sia per chi la ascolta.
Diversi studi si sono concentrati sulle diverse tipologie di musica e sull’effetto che alcune note hanno sulla sfera emotiva delle persone. In questi giorni arriva un altro studio dall’Università di Cambridge che ha indagato come la musica influisce sul carattere delle persone e sul loro comportamento.
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Questa indagine condotta tra molte persone ha individuato che ogni carattere ha una predisposizione a scegliere un determinato genere di musica e questo non cambia se si tratta di una persona che arriva dall’Africa o dalla Finlandia. Ma vediamo qui di seguito tutti i dettagli.
La musica che ascoltiamo è decisa dal nostro carattere
I ricercatori dell’Università di Cambridge hanno condotto un’indagine coinvolgendo oltre 350.000 persone. Queste provengono da 50 Paesi diversi nel mondo e hanno dovuto dire quale genere musicale preferiscono. Tutto questo, però, integrato con dei questionari che indagavano anche la loro personalità. In un secondo momento le persone hanno ascoltato 16 generi musicali diversi e ne hanno dato una classifica personale.
Il responsabile di questo studio è David Greenberg e i dati sono stati pubblicati su Journal of Personality and Social Psychology. Il team, per stessa dichiarazione del responsabile, è rimasto molto sorpreso nel vedere le conclusioni. Le persone, anche a molta distanza geografica, con una lingua e una cultura diversa, hanno comunque individuato generi di musica simili. Se una persona era introversa in India apprezzava un genere musicale apprezzato anche da una persona introversa in Messico. Il carattere simile ha indirizzato le persone verso lo stesso genere di musica.
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Questo ha fatto capire ancora di più che la musica non ha confini. I gusti possono anche cambiare nel tempo, ma in generale, c’è una predisposizione a scegliere la musica contemporanea da parte degli estroversi, una musica più intensa per chi è più frustrato. Tutto questo ha posto delle basi e delle informazioni molto importanti. Le persone, però, ascoltano e usano la musica in modi diversi, alcuni per identificazione, altri per cambiare l’umore. Gli studi, quindi, proseguiranno.