L’ashtanga yoga deriva dallo yoga più tradizionale, ossia l’hatha yoga, ma che cosa bisogna sapere su questa pratica e perché dovresti scegliere questo tipo di yoga piuttosto che un altro?
Il termine ashtanga significa “8 livelli”, in riferimento ai livelli descritti nello Yoga Sutra, il testo del filosofo indiano Patanjali. Questi comprendono le discipline etiche, il controllo del respiro, gli adempimenti, la ritrazione dei sensi, le posture, la meditazione, la contemplazione e la concentrazione, e interagiscono gli uni con gli altri.
L’ashtanga yoga si è diffuso nel mondo durante il XX secolo grazie all’insegnante di yoga indiano Krishna Pattabhi Jois, il quale sosteneva che “il corpo non è rigido, la mente è rigida”. Si tratta per l’appunto di uno yoga più dinamico, basato sulla sincronizzazione del movimento al respiro e scandito da sequenze fisse. Ma che cosa è necessario sapere di questa pratica per capire qual è quella più adatta alle nostre esigenze? Scopriamolo insieme.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Bruciare calorie con lo yoga: ecco le posizioni che devi fare
Perché dovresti scegliere l’ashtanga yoga
Abbiamo già parlato dello yoga e di quali sono le posizioni migliori per prendersi cura della propria salute, ma non abbiamo mai parlato di ashtanga yoga. Si tratta infatti di una pratica diversa rispetto allo yoga tradizionale, poiché in questo caso lo sforzo è fondamentale per ottenere dei benefici, principio che si discosta dall’idea più tradizionale dello yoga.
In questo caso si tratta infatti di una disciplina più fisica che grazie allo sforzo fisico porta il corpo a diventare più forte e allenato, ma anche più flessibile e leggero. Contemporaneamente la mente si rilassa, lo stress diminuisce e aumenta la capacità di concentrazione. Lo sforzo fisico è dovuto alla sincronizzazione dei movimenti che portano calore al corpo, andando a sciogliere tutti i muscoli e gli organi interni. La respirazione è invece importante perché permette di stabilire una buona circolazione sanguigna.
L’ashtanga yoga presenta sei serie di posizioni (asana) fisse e ripetute che hanno un ordine ben preciso e che aumentano di intensità dalla prima all’ultima sequenza. Queste posizioni si susseguono in modo fluido, ecco perché è molto importante che non vengano interrotte. E ogni postura deve essere mantenuta per 5 respiri. La respirazione in questa pratica di yoga, così come nello yoga in generale, è fondamentale. Ecco perché ogni movimento è sempre collegato alla respirazione. Bisogna infatti inspirare ed espirare ogni volta che si entra e si esce da una certa posizione. La pratica si conclude poi con la fase di rilassamento.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —> Vuoi praticare yoga ma non sai da dove iniziare? I consigli per partire con il piede giusto
Ora che sai in linea generale che cos’è l’ashtanga yoga, puoi scegliere se è la pratica che fa per te. Devi però considerare il fatto che lo ashtanga yoga non è adatto a tutti, a causa proprio della sua elevata intensità. Ecco perché è consigliato solo per chi gode di un buono stato di salute.