Compiti delle vacanze, non tutti sono a favore: lasciamo liberi i nostri ragazzi di poter disporre liberamente del loro tempo libero
La scuola assegna spesso durante le vacanze i compiti per i nostri ragazzi. Ed è vero che la scuola ha il compito di educare, ma anche quello di star attenta alle esigenze e ai bisogni dei suoi alunni. E siamo sicuri che la mole di compiti non sia diversamente evitabile?
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Compiti delle vacanze, lasciamo liberi i nostri ragazzi
I compiti delle vacanze sono un grande classico. Non appena infatti la didattica scolastica viene sospesa in nome di qualche festività, che sia il natale, la Pasqua come in questo caso, o anche la lunghissima estate, i ragazzi sono riempiti, nella maggior parte dei casi, di compiti. Molti genitori non si interrogano sulla liceità di questo gesto, altri invece si fanno delle domande.
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Le domande perlopiù vengono ancora più spontanee quando, con l’arrivo delle belle giornate, e con il naturale ampliarsi delle possibilità di stare all’aperto e vivere fuori, si vedono i nostri figli costretti alla scrivania, magari, a giusto, anche con un umore piuttosto basso. E’ normale infatti che, se costretti ad una mole di lavoro molto amplia, i ragazzi si sentono scoraggiati.
Ovviamente, è anche sbagliato sostenere che non dovrebbero esserci compiti in assoluto. I ragazzi hanno bisogno di imparare, finché sono in età scolastica. Ma è anche sbagliato levar loro qualsiasi possibilità di opportunità e svago. Così come noi adulti spesso ci prendiamo delle pause, così ai piccoli dev’essere riconosciuta la stessa identica opportunità.
Solo con le giuste pause, possiamo tornare ad avere la giusta dose di concentrazione ed entusiasmo. Inoltre, da non sottovalutare, anche i recenti danni della pandemia e poi della guerra. Certo il momento internazionale è stato e continua ad essere grave: questo pesa molto sulla salute mentale dei nostri ragazzi che quindi hanno biosgno di essere aiutati, e sostenuti nelle loro esigenze, anche quella di avere meno compiti.