Il Ministero della Salute ha richiamato diversi prodotti in questa settimana. Vediamo la lista completa dei richiami alimentari effettuati di recente.
Tra i richiami alimentari più significativi delle ultime settimane rientrano diversi prodotti Kinder e Ferrero. Preoccupate moltissime famiglie italiane che, in vista delle festività pasquali, hanno acquistato ovetti al cioccolato e uova di Pasqua per i più piccoli.
Richiami alimentari della settimana: attenzione a questi alimenti
Nell’occhio del ciclone, il colosso dolciario Kinder e Ferrero che ha ordinato il ritiro di tutti i prodotti provenienti dallo stabilimento di Arlon in Belgio. Uova di Pasqua Kinder Sorpresa e ovetti Shoko Bons sono i prodotti interessati dal richiamo alimentare per contaminazione da salmonella.
Lo stabilimento era già stato indagato per presunta diffusione di rischio chimico, tuttavia il problema si è ripresentato. Inoltre il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di mozzarella Selex per errata etichettatura.
I produttori infatti hanno venduto della mozzarella etichettata “senza lattosio” che in realtà lo conteneva. Continua l’allerta per gli ovetti Kinder Shoko Bons contaminati da salmonella. Così come un lotto di Pizza Buitoni proveniente dalla Francia sembrerebbe contaminato da Escherichia Coli, grave un ragazzo di 12 anni. Uno degli ultimi richiami riguarda la presenza di latte nelle uova di Pasqua vegan e senza lattosio Olivieri.
Potrebbe interessarti anche: Uova di Pasqua, quale scegliere: gli ingredienti a cui fare attenzione
Il caso Kinder
Nel mese di aprile, Kinder e Ferrero hanno effettuato diversi richiami per presunta contaminazione da salmonella. Proprio a ridosso delle festività pasquali, la notizia ha colpito moltissime famiglie che si apprestano ad acquistare uova di Pasqua e ovetti al cioccolato per i più piccoli.
Potrebbe interessarti anche: Kinder Salmonella, le uova di Pasqua sono sicure? Risponde Ferrero
Sono 150 i casi di contaminazione attualmente registrati in Europa. Il focolaio è partito da uno stabilimento in Belgio, già indagato per rischio chimico. Sembrerebbe infatti che nel 2021, lo stabilimento sia stato sede di un’altra contaminazione da salmonella.
Continuano quindi le indagini per capire quale sia la fonte e la causa prima di questa diffusione batterica. Il Ministero della Salute non ha ancora effettuato una comunicazione ufficiale a riguardo in quanto, in Italia, non si sono ancora registrati casi certi.