L’esperienza della fatica nello sport: ecco come gestire la cosa in modo più efficace così da avere prestazioni più efficaci
L’esperienza della fatica nello sport, qualsiasi esso sia, è un’esperienza estremamente comune che dovremmo imparare a gestire in modo adeguato: così infatti riusciremmo senza problemi a prolungare la qualità e quantità della nostra prestazione sportiva. Insomma, sportivi e meno sportivi, un segreto per migliorare c’è.
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L’esperienza della fatica nello sport: come gestirla in modo efficace
Chiunque di voi avrà provato a fare sport, almeno una volta nella vita, o coloro i quali lo praticano più di frequente si saranno sicuramente accorti di un’esperienza che caratterizza tutti i tipi di attività fisica che si può compiere: la fatica. La fatica ovviamente è percepita come più intensa da tutti coloro che non abbiano una pratica troppo frequente di sport e altre attività e in misura minore da i più “allenati.”
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Ma cosa è di preciso la fatica? da cosa dipende? Da una parte dell’efficace della nostra risposta muscolare, dall’altra dall’atteggiamento mentale che abbiamo nei suoi confronti. Spesso infatti provare un senso di affaticamento rischia di spaventarci e inibirci, spingendo a fermarci praticamente subito. Questo è un errore, che da oggi in poi eviterete.
Infatti quando il nostro ci dice di fermarci, in realtà c’è ancora molto che possiamo fare. I nostri muscoli sono circa al settanta percento del loro uso e della loro efficienza: questo vuol dire che, in linea teorica, possiamo mantenere ancora il cento percento dello sforzo per quasi altri dieci minuti. Usiamo una metafora dalla vita quotidiana: quando il cellulare vi avvisa che la batteria è sotto al ventipercento non vuol dire che si spegnerà nei minuti successivi. E’ solo una sorta di avviso.
Inoltre, molto può esser fatto con il self-talk. Se parliamo a noi stessi cercando di sconfiggere quella voce che ci dice “fermati”, è probabile che alla maggior parte di noi questo riesca anche.