Sul mirino del Ministero della Salute, di recente, c’è il cioccolato Kinder e Ferrero interessato da numerosi ritiri. Tutto ciò che c’è da sapere sul marchio.
Chocolate Collective ha stilato la classifica del cioccolato più etico e sostenibile. Tra i migliori e peggiori anche Ferrero, nel mirino del Ministero della Salute, per i ritiri massicci di questi giorni. Tutto quello che bisogna sapere sul marchio.
Kinder e Ferrero: cioccolato etico e sostenibile? Non proprio
Di recente, si è svolta una gara che ha coinvolto i maggiori produttori di cioccolato a livello mondiale. Nello specifico, Chocolate Collective, composta da 20 Ong, ha valutato il miglior cioccolato in commercio, in termini di eticità e sostenibilità.
Non si parla quindi solo della qualità del prodotto, ma soprattutto delle modalità attraverso cui viene realizzato. Il contest ha tenuto conto del salario dei lavoratori, delle loro condizioni lavorative, dell’eventuale presenza di pesticidi e molto altro.
A questa classifica, si piazza anche la Ferrero, nell’occhio del ciclone per i recenti casi di contaminazione da salmonella. L’associazione Be Slavery Free ha moderato l’incontro e ha stabilito i seguenti parametri di analisi:
- gestione agrochimica: percentuale di pesticidi utilizzati nelle coltivazioni;
- deforestazione e clima;
- tracciabilità del prodotto e trasparenza;
- salario e condizioni lavorative degli agricoltori;
- lavoro minorile;
- agroforestazione: un sistema ecologico per coltivare il cacao.
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Kinder Ferrero: i punti critici del marchio
Su 38 aziende, Kinder Ferrero si piazza al 5° posto, con una menzione ufficiale dovuta al seguente motivo: “Si unisce ora ad altre aziende il cui cacao è in gran parte certificato come Hershey’s, Ritter, Fazer e altre. Anche se la certificazione non è perfetta, è spesso un primo passo positivo e potente nel percorso di sostenibilità di un’azienda.”
Vari marchi sono stati messi a confronto, con una griglia di valutazione a colori secondo la quale:
- verde: leader del settore;
- giallo: buone politiche e inizio della loro attuazione;
- arancione: si potrebbe lavorare di più sulla politica e sull’implementazione;
- rosso: ci sono ancora progressi da fare;
- nero: nessuna trasparenza.
A questo proposito, in quanto tracciabilità, trasparenza, agroforestazione, deforestazione e clima, la Ferrero ottiene tutti punteggi verdi e dunque ottimi per il mercato. Quali sono quindi i punti critici?
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C’è ancora del lavoro da fare sul salario dei suoi lavoratori e degli agricoltori (punteggio arancione), così come sulla gestione agrochimica delle coltivazioni (ovvero sull’utilizzo dei pesticidi). Di seguito la classifica completa dei produttori migliori secondo Chocolate Collective:
- Beyond Good Chocolate and Vanilla;
- Alter eco;
- Tony’s Chocolonely
- Whittaker’s
- Ferrero – Kinder – Nutella – Ferrero Rocher.