Il sonnambulismo è un disturbo che si verifica durante il sonno e che bisogna sapere come affrontare perché a volte può essere pericoloso.
Il sonnambulismo è un disturbo del sonno che ti porta ad alzarti e camminare mentre stai ancora dormendo. Si tratta di una condizione che si verifica nella fase più profonda del sonno e quindi a poche ore dopo l’addormentamento.
Questo disturbo può verificarsi a qualsiasi età però è molto più comune nei bambini, si solito tra i 4 e gli 8 anno. Stando ai dati circa il 20% di essi può sperimentare il sonnambulismo almeno una volta durante l’infanzia. A maggior ragione è necessario sapere come affrontare questo disturbo che può essere pericoloso se l’ambiente non è sufficientemente sicuro.
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Affrontare il sonnambulismo è possibile con una corretta prevenzione
Il sonnambulismo può portare a compiere azioni comuni che abitualmente svolgiamo durante la giornata, come ad esempio camminare, mangiare, uscire e addirittura guidare. Durante questa fase del sonno gli occhi di solito sono aperti ma la persona ovviamente non vede perché sta dormendo, ecco perché lo sguardo può apparire vitreo. In alcuni casi la persona è anche in grado di rispondere se interrogata oppure può parlare a ruota libera dicendo cose senza senso.
Questi episodi possono durare per un certo lasso di tempo. Nella maggior parte dei casi meno di 10 minuti, in altri anche più a lungo. E questi episodi si possono concludere in due modi: la persona si può svegliare oppure tornare a letto. Di solito la persona non ricorda di aver avuto episodi di questo tipo durante la notte. Ma quali sono le cause di questo disturbo così curioso? Diversi fattori possono entrare in gioco. La genetica ad esempio può influire. I gemelli monozigoti hanno maggiori probabilità di diventare sonnambuli, così come chi ha un fratello, sorella o genitore che soffre di questo disturbo.
Ma ci sono altri fattori che possono essere la causa scatenante, come ad esempio lo stress, l’abuso di alcol oppure l’assunzione di farmaci quali ad esempio antistaminici, sedativi-ipnotici, neurolettici o stimolanti. Poiché abbiamo visto che il sonnambulo è in grado di fare anche cose complesse, come ad esempio uscire e guidare. È dunque importante capire in che modo affrontare questo disturbo per evitare incidenti. A dire il vero non esistono trattamenti pensati appositamente per gestire il sonnambulismo, anche perché nella maggior parte dei casi si tratta di fenomeni sporadici che tendono a scomparire con la crescita.
Ma si può prevenire in diversi modi, evitando prima di tutto le cattive abitudini che di certo non aiutano. Ecco perché è importante andare a letto e alzarsi sempre alla stessa. Anche garantire delle condizioni ottimali nella stanza in cui si dorme è fondamentale per un sonno ristoratore (luce e temperatura adeguata ad esempio). Ma anche evitare attività intense prima del riposo. Oppure andare in bagno prima di coricarsi. O ancora evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di dormire.