La schizofrenia è un disturbo psicotico grave in grado di distorcere la realtà, ma esattamente qual è l’identikit di uno schizofrenico?
La schizofrenia si manifesta attraverso una disintegrazione dei processi mentali, che portano il soggetto affetto da tale disturbo a non capire più che cosa è reale e che cosa no. Di conseguenza si manifesta un’alterazione del pensiero, ma anche dell’affettività e del comportamento. E tutto ciò si riflette sulla persona, che non è più in grado di condurre una vita “normale”.
Questo disturbo può insorgere per una serie di ragioni, le cui cause possono essere principalmente di tipo genetico e ambientale. Se dunque in famiglia ci sono casi di schizofrenia la possibilità di contrarre la malattia è maggiore dal 20 al 40%. Anche l’ambiente influisce, così come il trascorso del singolo.
Secondo uno studio condotto nel 2010 si è infatti giunti alla conclusione che 2/3 dei pazienti schizofrenici avevano subito violenze durante l’infanzia. Ma qual è l’identikit di uno schizofrenico e come è possibile riconoscerlo? Scopriamolo insieme.
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Per riconoscere uno schizofrenico bisogna considerare i sintomi della malattia. Questa si può manifestare con allucinazioni (sia visive che uditive), disordini nel linguaggio e nel pensiero, e deliri (nella maggior parte dei casi di tipo persecutorio). Tutto ciò comporta effetti secondari. Ad esempio la carente cura dell’igiene personale, la perdita di giudizio e motivazione nel fare le cose, e la trascuratezza in generale della persona. Ma anche complicazioni a livello sociale.
La persona schizofrenica non è più in grado di svolgere il suo lavoro perché fa fatica a concentrarsi, a ricordare le cose ed è poco reattiva. In alcuni casi può avere anche dei veri e propri disturbi comportamentali. Può ad esempio immobilizzarsi o al contrario muoversi di continuo oppure smettere tutto a un tratto di parlare. Tutti questi sintomi si manifestano nella maggior parte dei casi durante la tarda adolescenza e la prima età adulta. Però è possibile rilevarli fino a 30 mesi prima. Ma solo se viene individuata la fase prodromica, che precede la malattia. Durante questa fase i soggetti cominciano a sviluppare alcuni sintomi transitori, quali ad esempio un’alterazione dell’umore piuttosto che l’auto isolamento.
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Attraverso questo breve quadro clinico è dunque possibile riconoscere un soggetto schizofrenico. Che deve essere curato appena la malattia viene diagnosticata perché le complicanze possono essere gravi e portare alla violenza o al suicidio. La violenza fisica si può manifestare solo dopo l’assunzione di droghe, mentre quella verbale è più frequente tra chi soffre di allucinazioni o deliri persecutori. Il suicidio invece è una complicanza molto diffusa, nonché la prima causa di morte tra gli schizofrenici.