Situazione gas Italia, il Governo si sta muovendo per attivare nuovi canali e nuove partnership commerciali in modo da slegarsi da Mosca.
Gas Italia, come ci scalderemo dopo che le relazioni diplomatiche tra la Russia e l’Italia sono finite ai minimi storici? Il ministro degli Esteri, Di Maio, ha parlato apertamente di ricatti da parte di Mosca e non sono mancate delle prese di posizione decisamente discutibili da parte russa. Alle quali però il nostro Paese ha risposto con diplomazia, ma a tono.
Nel frattempo per il gas in Italia il Governo sta mettendo in atto delle nuove politiche volte ad abbandonare le forniture dalla Russia, per le quali Putin esige solo rubli e non più euro. Per quella che è una provocazione bella e buona. Alla fine sembra che l’Italia riuscirà a sistemare la propria posizione rivolgendosi ad altri Paesi.
Alcuni incontri ufficiali compiuti dal premier Mario Draghi in prima persona hanno portato, o stanno per farlo, ad accordi molto importanti in tal senso. Per esempio dall’Azerbaigian giungerà un quantitativo incrementato di un miliardo e mezzo di metri cubi in più di gas per l’Italia.
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Da Baku arriveranno quindi 10,5 miliardi di metri cubi di gas in totale verso Roma. E si intensificano anche le relazioni con il Qatar e con l’Algeria. Sempre Draghi si è recato nello Stato africano assieme a Di Maio ed al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Con loro c’era pure l’ad di Eni, Claudio Descalzi.
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L’obiettivo conclamato è quello di dimenticare la Russia e di trovare nuovi partner commerciali, magari anche a prezzi più convenienti. Tra l’altro la stessa Italia ha proposto all’Unione Europea di fissare un tetto in relazione al prezzo del gas fornito dalla Russia.
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Perché le quantità da Mosca non sono diminuite e quindi gli aumenti dell’esborso relativo non hanno senso. Roma ritiene che si tratti di speculazione da parte di Putin, per una situazione alla quale non dovere dare corda.