Non tutta la lavanda è uguale, ce ne sono diversi tipi, vediamo le differenze, ad esempio, tra quella francese e quella inglese.
Quando si pensa alla lavanda l’immagine che viene subito davanti agli occhi è quella dei campi immensi della Provenza, di quella regione Francese che ci fa sognare per la storia, per la cultura e per i colori che riesce a dare con immense distese di questa pianta.
Il nome scientifico è lavendula e ce ne sono diversi tipi. Noi immaginiamo sempre i prati della Francia, ed effettivamente c’è una lavanda francese che, però, non è la più diffusa. Indagando ancora un po’ le sue caratteristiche e le sue proprietà, possiamo dire che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, l’aspetto cambia a seconda della varietà. Può essere un’erbetta annuale oppure con le infiorescenze a spiga.
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Ci soffermeremo qui di seguito sulle differenze principali tra la lavanda francese e quella inglese in modo da poter darvi qualche informazione utile a fare la vostra scelta in base alle vostre esigenze.
La lavanda francese si chiama scientificamente Lavendula dentata, ma non è la più diffusa. Quella maggiormente diffusa è quella inglese, ovvero la Lavendula angustifolia. È questa quella che viene coltivata di più e che si trova maggiormente nei giardini, nei campi e nei vasi. Le differenze principali tra le due carietà sono le seguenti:
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Naturalmente esistono anche altri tipi di lavanda. Diciamo che queste sono le due più famose, più ricercate, ma c’è anche la lavanda spagnola. Sono tutte della stessa famiglia, legate da una parentela molto stretta e si vede, ma ognuna ha delle caratteristiche proprie che può influire sulla scelta di averle o meno nel proprio giardino a seconda delle proprie esigenze.