Cosa potrebbe accadere in determinate situazioni che riguardano il Bollo Auto. E che coinvolgono in maniera diretta anche l’Agenzia delle Entrate.
Bollo Auto, anche chi risulta in piena regola e ha versato la quota annuale entro i termini temporali stabiliti rischia di finire invischiato in quella che è certamente una situazione antipatica. La cosa tira in ballo direttamente l’Agenzia delle Entrate, la quale potrebbe essere attirata da un dettaglio in particolare.
Infatti il Bollo Auto è direttamente proporzionale a quello che è il veicolo di riferimento. La classe inquinante come anche la tipologia della vettura o della moto determinano quello che è l’importo finale da pagare. E solitamente questo è tanto più elevato quanto più potente – e spesso costosa – è la macchina stessa oppure il veicolo a due ruote.
Per cui è facile immaginare come, a seguito di una normale verifica compiuta da parte dell’Agenzia delle Entrate, potrebbero anche sorgere delle incongruenze. Basti pensare alla situazione di qualche furbo che abbia omesso di dichiarare alcune entrate. Cosa potrebbe succedere tra questo illecito ed il Bollo Auto?
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Bollo Auto, perché anche chi ha pagato potrebbe rischiare
Magari può darsi che il Bollo stesso abbia comportato un esborso notevole da affrontare. E che potrebbe sembrare poco se non per niente compatibile con quello che sarebbe il tenore di vita deducibile dalla propria dichiarazione dei redditi. Come fa qualcuno che ha dichiarato un reddito basso a pagare una tassa sul proprio veicolo così alta?
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Ed ecco quindi che gli ispettori del Fisco avranno un interessante caso da prendere in analisi. A quel punto il proprietario di un dato veicolo e che dovesse trovarsi in una faccenda del genere sarà chiamato a fornire tutte le prove del caso per cercare di dimostrare la propria buonafede. Altrimenti saranno guai, con tutte le severe sanzioni del caso da affrontare.
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Basti pensare che l’Agenzia delle Entrate ha a disposizione molti mezzi per cercare di individuare i furbi. Persino i social network, con foto e video postati per diletto che potrebbero rivelarsi un’arma a doppio taglio per chi li ha pubblicati. Gli stessi infatti possono essere usati dal Fisco per richiedere delle spiegazioni.