Le Rage Room sono sempre più in voga e stanno diventando un’importante valvola di sfogo per aiutare a liberare la rabbia: ecco perché funzionano.
La terapia distruttiva sta aumentando di popolarità, ma scatenare la rabbia è così salutare come sembra? All’interno dei locali dedicati, chiamati Rage Room, si possono organizzare serate di tutti i tipi: da una festa per il divorzio ad una semplice valvola di sfogo per scaricare lo stress causato dal lavoro. I proprietari dei locali di questo tipo hanno notato come i clienti escano tutti con un aspetto e una sensazione di leggerezza.
Rage Room significa proprio “stanze della rabbia” e stanno avendo sempre più successo. È diventata una nuova forma di terapia che sta aumentando in popolarità, insieme a fenomeni come lo yoga heavy metal e la creazione di playlist di musica aggressiva per motivare gli allenamenti. Queste tecniche sono radicate nell’idea che lo sfogo possa espellere le emozioni negative e far posto a quelle positive.
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Anche se la rabbia è spesso vista attraverso una lente negativa, la sua presenza è un’informazione importante a cui dobbiamo attingere. Il sentimento della rabbia fuoriesce per una ragione e simboleggia che qualcosa non va (sia internamente che esternamente) e a condizione che si usi quella rabbia in modo costruttivo, si può appunto usarla per motivare o mobilitarla in un modo che porti a un cambiamento positivo. La rabbia repressa alla fine non se ne va, cresce nel tempo, spesso portando a una vasta gamma di problemi di salute.
Studi recenti sostengono anche l’idea di riconoscere e rilasciare la rabbia in modo positivo può aiutare a migliorare la salute. In particolare non solo si è scoperto che riduce lo stress sul cuore, ma aiuta a gestire anche il dolore. Mentre reprimere la rabbia può far scaturire l’ansia e la depressione. Ovviamente non è solo una questione di prendere una mazza e lasciarsi andare per sentirsi meglio.
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Mentre lo sfogo funziona su una persona non significa necessariamente che funzioni anche per un’altra. Gli esperti incoraggiano le persone ad esaminare da vicino le loro risposte a queste attività. Perché se fa sentire meglio, aiuta a risolvere i problemi o ad accettare qualcosa che non si può cambiare, allora potrebbe certamente essere uno strumento utile, ma quello a cui si deve fare attenzione è che non aumenti la rabbia o che tenga intrappolato lo stato di rabbia. Se la rabbia diventa un problema nella vita, bisogna considerare la possibilità di parlare con il proprio medico per valutare un consulente o uno psicologo specializzato nell’esplorazione e nelle tecniche di gestione della rabbia.