Vige un caso specifico nel quale potere avere un assegno di invalidità per tutte le età ogni mese per una serie di dolori che l’INPS non cataloga ufficialmente.
L’INPS eroga un assegno di invalidità nel caso di diverse malattie o condizioni ritenute invalidanti. A volte però il sorgere di una situazione fisica o anche psichica cronica non viene associata alla possibilità di potere ottenere un sussidio economico previdenziale.
Ci sono patologie che, pur essendo capaci di raggiungere un certo livello di gravità, tendiamo a non associare all’ottenimento di un assegno di invalidità. Questo riguarda anche malattie che non fanno effettivamente parte della lista stilata dall’INPS in merito al livello di gravità misurato in percentuali.
Come nel caso della fibromialgia, che è una sindrome che solamente in Italia interessa a vario titolo circa due milioni di persone. La fibromialgia può presentarsi soprattutto nelle donne. In questo caso la fascia di età più colpita è quella delle quarantenni. Quali sono i sintomi più comuni di questa patologia, tale da risultare anche invalidante?
La stessa comporta dolori anche forti a tutto il corpo. A questi si accompagnano una stanchezza ed una insonnia cronica, oltre che degli accentuati attacchi di panico. Lavorare in una situazione simile è decisamente complicato, ecco perché il Ministero della Salute ha stanziato un apposito fondo di 5 milioni di euro per la cura di questa malattia.
E pur essendo riconosciuta alla stregua di una malattia invalidante sin dal 1998, la fibromialgia non fa comunque parte dei Livelli essenziali di assistenza dell’INPS e non presenta una apposita misurazione di invalidità per percentuale. Ma è possibile richiedere un assegno di invalidità, con anche delle apposite sentenze del tribunale a perorare tale cosa.
Si fa riferimento all’assegno di invalidità civile, concesso dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a chi ha tra i 18 ed i 67 anni, quindi in età lavorativa. E per quelle situazioni nelle quali vige una percentuale riconosciuta di invalidità di almeno il 74%.
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L’ottenimento deve passare per una necessaria visita di controllo da parte di una commissione medica incaricata dall’ASL, dopo avere inoltrato la domanda dal sito dell’INPS.
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Domanda che può essere inoltrata anche in caso di altre malattie od invalidità, come cecità, sordità e molto altro. Nel caso della fibromialgia, la si può associate ad altre patologie, come ad esempio l’artrite reumatoide, che è invece pienamente riconosciuta dall’INPS come malattia invalidante con tanto di misurazione in percentuale.
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Un medico di base potrà dare le indicazioni del caso su come agire, mentre per inviare la domanda ci si potrà avvalere anche di un Patronato CAF.