Un avviso importante dell’INPS riguardo all’Assegno unico 2022 riguarda gli importi ed una importante scadenza che potrebbe costare caro a tanti cittadini.
Assegno unico 2022, il mese di aprile vede i pagamenti sia per chi ha presentato domanda a gennaio e febbraio che per coloro che hanno avanzato invece richiesta a marzo. Inoltre in queste settimane i primi, in alcuni casi, dovrebbero vedersi accreditare un doppio importo, con anche alcuni arretrati non percepiti.
Per tutti quei nuclei familiari che hanno figli a carico fino ai 18 anni, ed in alcuni casi anche fino ai 21 anni (in caso di disabilità però decade qualsiasi obbligo di età, n.d.r.) vale la pena approfittare ed avanzare domanda per l’ottenimento dell’Assegno unico 2022. Possibilmente con il proprio ISEE allegato, così si potrà maturare il diritto a ricevere un sussidio economico al mese per ciascun figlio, e non invece il minimo previsto di 50 euro.
Proprio l’INPS fa sapere però che sarebbe molto più conveniente avanzare richiesta di fruizione di Assegno unico 2022 il prima possibile, prima di una certa data. Altrimenti si rischierà di ricevere un importo di entità minore. Qual è tale data e cosa dice l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in proposito?
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Dopo il 30 giugno 2022 ci sarà una perdita effettiva nell’aiuto concreto fornito dall’Assegno Unico 2022. Infatti da luglio in poi non verranno corrisposti gli arretrati, che spettano invece nel caso in cui ci si attivi privi della scadenza indicata. Arretrati che partono con decorrenza da marzo 2022, che è per l’appunto il mese in cui è partita l’erogazione di questo prezioso provvedimento.
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A potere fruire dell’Assegno unico saranno le famiglie che hanno figli a partire dal settimo mese di gravidanza, e come detto, fino ai 21 anni. Il numero di figli e l’ISEE dichiarato determineranno la consistenza dell’accredito ricevuto ogni mese. Tale cifra cresce all’aumentare dei figli a carico, mentre è inversamente proporzionale rispetto al proprio reddito.
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La cifra massima ottenibile ammonta a 175 euro per ciascun figlio a carico e con ISEE che non supera i
15mila euro. Il minimo è di 50 euro a figlio quando l’ISEE è invece di 40mila euro o superiore o per le famiglie che non allegano alcuna certificazione riguardo al proprio reddito, alla relativa domanda di accesso all’Assegno unico.