Hate speech sul web: riflessioni da fare prima di pubblicare un commento offensivo

Hate speech sul web: riflessioni da fare prima di pubblicare un commento offensivo e smettere di diffondere odio anche online

Commenti offensivi internet
Giudizio in rete (Pixabay)

Si chiama Hate speech ed è un fenomeno in ascesa nel web, grazie anche all’ausilio dei social. Vediamo di cosa si tratta e perché, nel nostro piccolo, finiamo per contribuire anche noi.

Ti potrebbe interessare anche->Hollow Rock: cos’è e perché ti può essere utile per l’Estate

Hate speech sul web: pensa a queste cose prima di postare un commento offensivo

Commenti offensivi web
Ragazza che naviga sul web (Pixabay)

Internet ha facilitato la velocità di comunicazione ma ha facilitato anche la facilità con cui finiamo per tirare fuori il peggio di noi. Quante volte, protetti dall’anonimia rassicurante dello schermo, ci sentiamo in diritto di dire e scrivere cose che, dal vivo, penseremmo bene di tenere per noi? La realtà è che questo avviene troppo spesso: ciò ha trasformato il web spesso e volentieri in un posto molto discrimatorio, pieno di violenza. Quel che viene a mancare è probabilmente il contatto umano, l’empatia che nella maggior parte dei casi ci fa avere dei limiti di espressione ben precisi. Facciamo un esempio.

Ti potrebbe interessare anche->Come cucinare il risotto velocemente risparmiando tempo e denaro

Se dico una cattiveria dal vivo, il viso dell’altra persona mi rimanderà un feedback immediato che potrà addirittura farmi sentire in colpa. Non c’è invece questo sul web e non c’è, o è più difficile, l’empatia di cui prima.

Questo fenomeno si chiama Hate Speech, discorso d’odio, e si può limitare a partire da…te. Non te ne sarai accorto ma a tutti capita di contribuire al fenomeno, postando nell’etere discorsi più o meno discriminatori. Ecco le riflessioni che dovresti fare da oggi in poi prima di postare un commento.

  • E’ necessario? se quello che stai per fare è un commento negativo, chiediti se sia necessario. Dovremmo far male solo in nome di cause maggiori e quando questo non è evitabile in alcun modo delle circostanze. I social ci hanno abituato a dire la nostra sempre e comunque ma, ecco la novità, alle volte si può anche tacere.
  • Quali sono le tue reali intenzioni? commentendo in una determinata maniera, cosa stai facendo? Ti stai difendendo, stai partecipando ad una discussione costruttiva o vuoi vendicarti, fare male? Se provi sentimenti di rabbia e odio in quel momento, faresti bene a far dissipare le acque e con calma tornare ad indagare le tue volontà.
  • Diresti la stessa cosa dal vivo?  Per capire se le cose funzionano o meno, questa è la domanda rivelatrice per eccellenza. Se la risposta è no, allora faresti bene a lasciar perdere.
Gestione cookie