In che modo si ottiene al Bonus Baby sitter ed a chi sono rivolti i vantaggi che offre questa misura di sostegno prevista dal Governo, i dettagli.
Bonus Baby sitter, in cosa consiste quello che è uno dei tantissimi sussidi messi a disposizione dallo Stato per aiutare le più disparate categorie di lavoratori. Questa misura in particolare va particolarmente incontro a quelle famiglie che hanno figli a causa per via della pandemia.
Nonostante lo stato di emergenza non sia più in vigore e la didattica a distanza verrà attuata solamente in casi limiti, più circoscritti rispetto al passato, resterà per alcuni nuclei familiari la necessità di dovere ricorrere ad una figura qualificata in grado di badare ai loro figli piccoli. Vediamo i dettagli che riguardano il Bonus Baby sitter.
Ne possono fare richiesta tutti coloro che abbiano la responsabilità nel crescere bambini e ragazzi fino ad un massimo di 12 anni di età. Ma per potere usufruire del Bonus Baby sitter bisogna rispettare anche degli altri criteri.
Bonus Baby sitter, a chi è rivolto
Di seguito ecco la lista di chi può avere diritto all’accesso a questa misura:
- autonomi iscritti all’Inps;
- autonomi iscritti alle varie casse professionali
- dipendenti del settore privato;
- infermieri;
- iscritti in via esclusiva alla gestione separata;
- medici;
- operatori sociosanitari;
- personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica;
- tecnici di radiologia medica e di laboratorio biomedico;
Tra le eccezioni che consentono di avere accesso al Bonus Baby sitter ci sono eventuali disabilità che riguardano i bambini/ragazzi. Cosa che fa decadere il limite di età di 12 anni, calcolabile entro la data del 5 marzo 2020. Inoltre possono usufruirne anche familiari che non siano residenti all’interno del medesimo nucleo familiare.
Non si ha diritto al bonus invece se uno od entrambi i genitori percepiscono già altri sostegni statali come la Naspi, il Cigo, la indennità di mobilità o se sono disoccupati. La domanda per ottenere tale provvedimento va presentata all’INPS sul sito web ufficiale dell’Ente. A tale proposito si può chiedere aiuto ad un patronato CAF per l’invio della richiesta.
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Quanto offre il provvedimento e quali eccezioni ci sono
Gli aiuti ottenibili sono di massimo 1200 euro al mese oppure di 2mila euro per coloro che sono impiegati nella sanità accreditata, sia pubblica che privata. La cifra viene erogata direttamente sul libretto di famiglia dall’INPS e va utilizzata entro i quindici giorni successivi all’ottenimento della stessa.
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Ulteriori modifiche hanno introdotto un innalzamento del limite di età dei minori ai quali fare riferimento. Se sono avvenuti casi di positività tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 giugno 2021, i ragazzi possono arrivare ai 14 anni per fare si che i loro tutori usufruiscano del bonus in questione.
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Inoltre è prevista anche l’opzione di potere usufruire, alla indennità al 50% per l’astensione dal lavoro, i benefit previsti per la fruizione di servizi di baby sitting fino ad un massimo di cento euro a settimana per i figli costretti a restare a casa per una positività. Il tutto solo se un genitore però non usufruisce di coperture o congedo retribuito al 50%.