Cime di rapa: proprietà, benefici, valori, consumo e controindicazioni

Le cime di rapa, un ortaggio conosciuto per il sapore gustoso ma molto meno per le proprietà e i benefici. Scopriamoli insieme.

cime di rapa
Foglie di cime di rapa (Foto Pixabay)

Le cime di rapa sono la parte edibile di una particolarissima Sottospecie botanica, nota come sylvestris, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, Genere Brassica, Specie rapa (come del resto la rapa comune, la colza, il ravizzone ecc.).

A noi tutti, suonano familiari grazie ad un delizioso piatto originario della Puglia, ossia le orecchiette alle cime di rapa. Ma sono maggiormente coltivate e utilizzate non solo in Puglia, ma anche nel Lazio e la Campania.

In esse però sono racchiuse tante proprietà e benefici. Scopriamo di cosa si tratta e se le possono mangiare tutti.

Cosa sono le cime di rapa

Le cime di rapa sono ortaggi tipicamente italiani, ma attualmente si coltivano anche all’estero (negli Stati Uniti e in Australia).

cime di rapa in pentola
Foglie di cime di rapa in cottura (Foto Pixabay)

Con questo nome vengono classificate più di 30 varietà di rape, piante molto simili tra loro; alcuni generi però sono scelti e coltivati per la loro radice, altri invece per il loro fogliame.

Si differenziano, invece, dalle rape comuni perché sono a ciclo annuale e presentano una radice fittonante che non si ingrossa.

Nascono da una pianta che ha un’altezza variabile da 40 centimetri a un metro. Le cime rappresentano i fiori e sono di colore giallo.

Però, vanno raccolte prima dell’apertura dei fiori. La loro maggiore produzione è presente in Puglia dove risulta essere nell’elenco dei prodotti tradizionali regionali.

Hanno proprietà remineralizzanti e disintossicanti, sono anche molto utili in gravidanza perché ricche di acido folico. Sono questo e tanto altro, vediamo quali altre le caratteristiche delle cime di rapa.

Benefici e proprietà delle cime di rapa

Le cime di rapa oltre ad essere davvero gustose sono anche ricche di proprietà e benefici, quali:

  • contenuto di fibre importanti nello stimolare l’attività intestinale;
  • vitamina A, fondamentale per un buon funzionamento della vista (della retina in particolare), per la crescita delle ossa, per la funzione testicolare e ovarica e per un sano sviluppo embrionale (regola la crescita e la differenziazione dei tessuti);
  • vitamina B9, essenziale per il benessere dell’apparato cardiovascolare e molto importante in gravidanza per uno sviluppo ottimale del nascituro.
  • vitamina C: dotata di notevoli poteri antiossidanti (fortifica il sistema immunitario e neutralizza i radicali liberi);
  • proprietà diuretiche.

Valori nutrizionali

In 100 grammi di cime di rapa ci sono in media 28 Calorie e in particolare contengono:

  • 90 g di acqua
  • 3 g di proteine
  • 0,3 g di lipidi
  • 5 g di carboidrati
  • 2,3 g di fibre
  • 1,5 g di zuccheri
  • 48 mg di calcio
  • 0,88 mg di ferro
  • 25 mg di magnesio
  • 66 mg di fosforo
  • 325 mg di potassio
  • 27 mg di sodio
  • 0,4 mg di zinco
  • 0,06 mg di vitamina B1 o Tiamina
  • 0,1 mg di vitamina B2 o Riboflavina
  • 0,6 mg di vitamina B3 o Niacina
  • 0,15 mg di vitamina B6
  • 71 µg di vitamina B9 o acido folico
  • 16000 UI di vitamina A
  • 93 mg di vitamina C

Consumo e uso nelle diete

Le cime di rapa sono i racemi non ancora fioriti dell’ortaggio Brassica Campestris, varietà Cymosa. Di questo ortaggio, si mangiano le foglie più tenere e le infiorescenze custodite all’interno dell’ortaggio.

Per pulirle occorre eliminare i gambi duri e le foglie più spesse e grandi, danneggiate o ingiallite. Il procedimento consiste nel staccarle dalla base con le mani.

Selezionare e mondare il fiore a circa 5-6 cm di distanza dall’attaccatura al fusto vicino alle foglioline tenere che contengono la cima.

I metodi di cottura sono diversi: bollite, cucinate al vapore, stufate. Tuttavia, il metodo più utilizzato per le cime di rapa è lessarle in acqua bollente salata, per 3-5 minuti. E poi saltate con olio, uno spicchio d’altro e qualche filetto di acciuga sciolto.

Gambi e foglie più spesse, invece possono essere tagliati a pezzetti e bolliti per 10 minuti o fino a che non sono tenere. Sono perfetti anche per una frittata, per una minestra di riso o aggiunti a un minestrone di orzo e patate. Tutti, però conoscono il piatto più tipico fatto con questo ortaggio, ovvero le orecchiette con le cime di rapa.

Le cime di rapa sono un alimento a basso contenuto calorico, adatto a chi segue una dieta dimagrante. Da mangiare assolutamente bollite, per chi soffre di calcoli ,perché ripassate in padella possono aggravare il problema.

Per qualsiasi altra patologia o caso particolare, è caldamente suggerito un consulto con il proprio medico.

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Ricette con le cime di rapa

Questo ortaggio, in cucina è molto versatile, è possibile utilizzarlo nei primi piatti, nei secondi o come contorno. Quella che oggi vi proponiamo è una ricetta semplice ma gustosissima.

Cime di rapa al forno

Se cercate un delizioso contorno con cui stupire gli ospiti, questo è l’ideale.

Ingredienti per uno sformato di Cime di rapa:

  • 600 g di cime di rapa
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 uova
  • 50 g di parmigiano e pecorino grattugiato
  • 100 g di ricotta
  • sale e pepe nero q.b
  • noce di burro 
  • pangrattato q.b

Procedimento

Lavate e lessate  le cime di rapa (in abbondante acqua salata). Terminata la cottura, scolatele (leggermente al dente) e aggiungetele nella padella, dove starà soffriggendo lo spicchio d’aglio.

Lasciate cuocere le cime di rapa, poi mettetele in una ciotola e lasciatele raffreddare. Dopodiché aggiungete le uova a temperatura ambiente, il parmigiano e pecorino grattugiato e la ricotta.

Aggiustate di sale e pepe nero, poi mescolate bene per amalgamare gli ingredienti. Versate il composto in una pirofila da forno unta di burro e spolverate con abbondante pan grattato.

Cuocete lo sformato in forno preriscaldato per circa 20 minuti ad una temperatura di 180° e servitelo tiepido,

Controindicazioni

Il consumo di cime di rape è sconsigliato per chi soffre di iperuricemia o gotta, poiché contengono elevate quantità di purine. Inoltre è sconsigliato il consumo anche a chi soffre di allergia a questo ortaggio. In caso di dubbio chiedere consiglio al proprio medico.

 

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