Beni alimentari di prima necessità, un salasso per pasta e pane e non solo

Gli aumenti spaventosi dei beni alimentari di prima necessità colpisce le tasche di tutti noi. Per dire, la spesa media della colazione al bar fa paura.

Pasta e pane aumenti significativi
Pasta e pane aumenti significativi (Foto ANSA)

Beni alimentari di prima necessità, è stangata. Ci sono diversi alimenti senza i quali la nostra qualità della vita non sarebbe la stessa che hanno subito dei rincari in alcuni casi anche significativi. Parliamo anzitutto della pasta e del pane, che ad un certo punto sono diventati pure difficili da trovare nei supermercati e nei negozi di alimentari.

L’aumento medio di questi beni alimentari di prima necessità ammonta rispettivamente al 5,8% ed al 13%, come comunicato dall’ISTAT nelle sue più recenti rilevazioni. Ma non si tratta degli unici casi. Ci sono diverse altre merci alimentari e non che hanno subito degli aumenti e che vanno a gravare sulla spesa che compiamo una o più volte alla settimana.

Colpa del corrispettivo aumento dell’inflazione, salita nel corso degli ultimi mesi al 3,8% e che ha portato il Governo a varare la riforma dell’Irpef ed un aumento generale di pensioni e stipendi in alcuni casi. Tutto questo per non svilire il potere di acquisto degli italiani per i beni alimentari di prima necessità e per molto altro, come le bollette ed i carburanti, ma non solo.

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Beni alimentari di prima necessità, anche la colazione al bar è aumentata

Cornetto e cappuccino al bar
Cornetto e cappuccino al bar (Pixabay)

Limitandoci alla categoria dei più volte citati beni alimentari di prima necessità, riscontriamo dei rincari importanti anche per altro. Pane e pasta però rappresentano quei beni basilari, che si trovano sempre all’interno della spesa di tutti. Il primo è aumentato in principal modo al Centro ed al Nord Italia. La pasta fa registrare i maggiori rincari al Sud.

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Anche il latte, la carne, la frutta e la verdura e soprattutto l’olio costano ora di più rispetto ai prezzi segnati nei mesi passati. Sostanzialmente tutto costa di più, anche la colazione al bar con i classici caffè, cappuccino e cornetto costa di più, con una media nazionale del 3,8%.

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Generalmente ormai ovunque non è più possibile trovare il caffè a meno di un euro e 10 centesimi. Per una media calcolata di più di cento euro all’anno di aumento del prezzo della colazione fuori casa.

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