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Spesa al supermercato, è cambiato il modo di ricevere il resto

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Quando andiamo a fare la spesa al supermercato facciamo attenzione subito dopo avere pagato. Non tutti hanno notato questa cosa che riguarda i soldi.

Una cassa aperta con del denaro all’interno (Pixabay)

Spesa al supermercato, avrete notato che il resto non è più come prima. E già da un pò, in realtà. Infatti c’è una nuova regolamentazione che riguarda il completamento della cifra esatta da pagare per i nostri acquisti. La cosa vale tanto per i pagamenti in contanti quanto per quelli con carta di credito o di debito.

Da diverso tempo la spesa al supermercato ha conosciuto degli arrotondamenti per difetto o per eccesso, per quanto riguarda il resto da dare ai cittadini. E ci sono disposizioni ben precise in tal senso, come ha ricordato l’Unione Nazionale Consumatori.

Addirittura è dal 2020 che è entrata in vigore la politica attuale su come gestire il resto. Con il riferimento che è diretto a cifre contraddistinte dagli spiccioli da uno e due centesimi. Si tratta di due tagli che, per quanto siano sempre stati piccoli in dimensioni, hanno però rappresentato il più delle volte un grande fastidio.

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Spesa al supermercato, come è cambiata la modalità per il resto

Diverse monete e banconote in euro (Pixabay)

Quante volte abbiamo pensato per quale motivo non togliessero le monetine da uno e due cents dalla circolazione? Ed alla fine è successo. Difatti questi tagli non vengono nemmeno più coniati da qualche anno a questa parte. E per la precisione già dal 2018.

E quando andiamo a fare la spesa al supermercato od al negozio di alimentari sotto casa, come resto avremo potuto notare facendo un pò più di attenzione, ci avvicineremo sempre per il principio dell’arrotondamento per eccesso o per difetto a quella che è considerata una cifra piena.

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Quindi, per dire, ad un euro, un euro e 20 centesimi, un euro e mezzo. Senza le fastidiose cifre che necessitano delle aggiunte di qualche centesimo. Se lo scontrino riporterà un conto di 30,58 euro, dovremo pagare ora 30,60 euro.

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Se fosse di 30,57 euro pagheremmo invece 30,55 euro. Gli importi con centesimi in 6 e 7 si avvicinano per difetto al cinque. Quelli con 8 e 9 vengono invece arrotondati per eccesso. E tutto questo è ora pienamente legiferato dalle norme vigenti. Diverso è il discorso per i pagamenti con moneta elettronica o con altre modalità diverse dai contanti. Lì la tecnologia permette la massima precisione e non esistono arrotondamenti.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.