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Alimenti e Nutrizione

Arachidi: quali e quante mangiarne per abbassare la glicemia

Pubblicato da
Nadia Fusetti

Tenere sotto controllo la glicemia è molto importante per la salute, vediamo quali e quanti arachidi mangiare per fare questo.

Arachidi (Pixabay)

Quando si hanno problemi di glicemia oppure si ha il diabete, il primo consiglio degli specialisti è quello di assumere abitudini alimentari corrette e in linea con questa condizione. Mangiare bene è fondamentale per permettere all’organismo di mantenere sotto controllo la glicemia e non avere problemi di salute.

Il diabete è una condizione per la quale non c’è una cura e che può dare conseguenze gravi per la salute. Ci sono, però, alcuni cibi e alcune bevande che possono aiutare l’organismo ad abbassare la glicemia. Uno di questi alimenti sono sicuramente le arachidi. La frutta secca è sempre consigliata, soprattutto nella stagione fredda, ma può fare tanto contro alti livelli di glicemia.

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Le proprietà delle arachidi riescono a dare molti benefici all’organismo con l’apporto di vitamine, fibre e sali minerali. Ma vediamo nel dettaglio cosa fanno, quante e quali poter mangiare per non avere problemi con la glicemia.

Arachidi: come mangiarle per non avere problemi con la glicemia

Arachidi (Pixabay-couleur)

Per prima cosa dobbiamo dire subito che le arachidi contengono tante calorie e tante proteine, caratteristiche a cui bisogna fare attenzione. Però hanno anche una buona quantità di magnesio, fibre, che aiutano il nostro organismo. Infatti, riescono a dare un senso di sazietà che impedisce alle persone di mangiare male, riescono anche a rallentare il metabolismo in modo da poter assorbire lentamente le sostanze ingerite. Questo è fondamentale per gli zuccheri.

Per avere tutti i benefici delle arachidi il consiglio è quello di mangiarle al mattino in modo che possano evitare il picco glicemico e poi tenere sotto controllo i valori per tutta la giornata. Naturalmente è consigliato evitare quelle salate, non farebbe bene alla pressione. Meglio scegliere quelle naturali e tostate. La dose giusta giornaliera da poter consumare senza rischi è 30 grammi.

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Queste, però, sono indicazioni generali senza conoscere la persona e lo stato di salute specifico. Per non sbagliare bisogna rivolgersi ad un nutrizionista, il quale può fare maggiori accertamenti e indicare con precisione la quantità di alimenti che si possono inserire nella dieta per stare in salute e non correre nessun rischio.

Nadia Fusetti