Bonus Pasqua 2022, come ottenerli e cosa possiamo comprare

Quali sono i beni di prima necessità che possiamo comprare con i Bonus Pasqua 2022, che saranno presenti sotto forma di diversi benefici.

Una donna regge una carta per fare la spesa
Una donna regge una carta per fare la spesa (Pixabay)

Bonus Pasqua 2022, c’è una buona possibilità per alcuni cittadini. Ad aprile arriveranno degli incentivi utili per fare la spesa. E si tratta di una vera e propria manna dal cielo sia perché le famiglie italiane sono alle prese con i rincari su tutto, dall’acquisto di generi di prima necessità alle bollette e fino alla benzina, sia perché quello di metà mese sarà un periodo particolare.

Infatti a Pasqua ci si raduna spesso con i parenti e gli amici e si mangia tutti insieme, spesso in più di una circostanza. Dal sabato santo fino al Lunedì dell’Angelo, dove è tradizione concedersi una scampagnata. Per cui i Bonus Pasqua 2022 previsti offriranno un gradito supporto.

Molte di queste misure sono inserite all’interno del Decreto Sostegni Bis e risultano essere già preesistenti. Abbiamo ad esempio i Buoni Spesa, per i quali è il Comune di residenza ad individuare coloro che ne hanno diritto. Non servono solamente per pagare i generi alimentari e quelli di prima necessità normalmente acquistabili al supermercato ma anche per saldare le bollette o per comprare farmaci indispensabili.

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Bonus Pasqua 2022, come fare domanda online per i buoni spesa?

Le modalità di fruizione possono avvenire tramite un codice da fornire al momento del pagamento oppure mediante una tessera che somiglia in tutto e per tutto ad una carta di credito, con importo prepagato. La media della cifra caricata ammonta a circa 300 euro per i singoli, fino ad 800 euro per i nuclei familiari numerosi. E vengono forniti a cadenza mensile per un anno.

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Allo scopo di potere accedere a questi buoni spesa occorre avere un reddito familiare basso (non superiore ai 5mila euro, n.d.r.), con una condizione riconosciuta di disoccupazione dei coniugi o della singola persona. Ed avere figli a carico in minore età. Come detto però, non va fatta domanda: provvede a tutto il proprio Comune di residenza. I cittadini devono però provvedere a presentare l’Isee.

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Influisce sull’importo finale anche l’eventuale numero dei figli e la eventuale presenza di figli o membri non autosufficienti. Ma se sono in corso altri buoni statali, questi bonus spesa non risulteranno cumulabili.

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