Un famoso integratore aumenta il rischio di cancro alla prostata

C’è un famoso integratore, molto usato, che dagli ultimi studi sembra essere responsabile di un aumento del rischio di cancro alla prostata.

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Integratori (Pixabay)

Gli integratori sono molto utili per la salute perchè riescono a dare all’organismo quello di cui è carente. Si parla principalmente di vitamine e di sali minerali. Se dagli esami del sangue risulta una carenza di ferro, una carenza di vitamina D, ecco che il medico può decidere di prescrivere degli integratori di ferro e di vitamina D.

Sono medicinali che non devono essere assunti in eccesso, ma con moderazione e seguendo le indicazioni dei medici. Tuttavia, c’è un integratore molto famoso, che tutti conoscono che sembra avere degli effetti collaterali molto gravi e portare addirittura alla formazione del cancro. Si tratta degli integratori con acido folico.

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Vediamo qui di seguito che cos’è nello specifico l’acido folico, a che cosa serve e quali studi hanno dimostrato che aumenta il rischio di cancro, in particolare di cancro alla prostata.

L’integratore che aumenta il rischio di cancro alla prostata è l’acido folico

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(Foto Pexels)

L’acido folico è la forma ossidata della vitamina B. È essenziale per il nostro organismo in quanto capace di produrre nuove cellule. Serve per la sintesi del DNA e RNA, per scomporre a assorbire aminoacidi, per il metabolismo, per le proteine, per la formazione dell’emoglobina e per alcuni tessuti, soprattutto quelli embrionali. Per questo ne serve molto di più quando una donna è in gravidanza.

Tuttavia, ci sono almeno un paio di studi recenti (uno pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute e uno su BMJ Journal) che hanno messo in guardia dall’assunzione di integratori con acido folico. La ricerca ha individuato un rischio più elevato in chi ha assunto questi integratori del 163% di sviluppare il cancro alla prostata rispetto a chi non ne ha assunti.

Ci sono una serie di farmaci a cui bisogna prestare particolarmente attenzione. Si parla, ad esempio, di medicinali che contengono zinco, quelli per trattare l’epilessia, la psoriasi, l’artrite reumatoide.

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Anche se sono le donne che di solito assumono acido folico, questo elemento è presente in diversi medicinali. Quindi, è sempre necessario usare la moderazione e ascoltare il proprio medico curante per quanto riguarda le dosi. È importante essere consapevoli degli effetti collaterali e fare controlli periodici di salute.

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