La fibromialgia è una delle malattie invalidanti più comuni, quini è importante realizzare quali siano i primi sintomi per aiutare al meglio la persona.
La fibromialgia è una malattia che colpisce principalmente le donne ed è caratterizzata dalla presenza di un dolore cronico, diffuso e continuo nei muscoli e nelle articolazioni. Questo dolore provoca ipersensibilità al tocco o allo sfregamento contro la pelle, stanchezza e disturbi del sonno. In Italia sono circa 2 milioni le persone che soffrono di fibromialgia. La patologia infatti occupa, il 2°/3° posto tra le malattie reumatiche più diffuse anche se non è ampiamente riconosciuta. La consapevolezza pubblica della malattia è aumentata in quanto si è saputo che persone note come Lady Gaga e Morgan Freeman ne soffrono.
Esistono numerosi tipi di fibromialgia, classificati secondo la loro gravità o intensità. In generale, questa variabilità è individuale e ogni persona ha sintomi predominanti, cicli di varia intensità e durata. Alcuni ricercatori hanno classificato la malattia nei seguenti sottogruppi:
- Fibromialgia con estrema sensibilità al dolore;
- Fibromialgia con sindrome depressiva associata;
- Sindrome depressiva predominante con sintomatologia fibromialgica;
- Sindrome fibromialgica con somatizzazione predominante.
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Fibromialgia: i primi sintomi a cui prestare attenzione
Per capire se si sta soffrendo di fibromialgia, si deve prestare attenzione ai primi sintomi che di solito produce. I principali sono:
- Dolore cronico e continuo nei muscoli e nelle articolazioni;
- Ipersensibilità al tocco o allo sfregamento contro la pelle;
- Sensazione di stanchezza e disturbi del sonno;
- Gonfiore addominale dovuto al gas;
- Spasmi muscolari;
- Diarrea;
- Mal di pancia;
- Intorpidimento;
- Rigidità delle articolazioni;
- Periodi dolorosi;
- Costipazione;
- Disturbi della memoria e dell’attenzione;
- Disturbi dell’umore che possono portare ad ansia e depressione;
- Irritabilità generale al rumore, alla luce, agli odori insoliti, all’odore del cibo e alla presenza di altre persone.
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L’evoluzione della malattia è variabile e varia di caso in caso e dalle malattie associate che possono essere presenti. Può oscillare da leggeri sintomi durante le attività della vita quotidiana a un’alta percezione di dolore per poter condurre una vita normale (a livello personale, familiare, sociale e lavorativo).