Tutto quel che c’è da sapere in merito al parziale rientro offerto sulle spese funebri. Quanto tocca e come va suddiviso se a pagare sono più persone.
Spese funebri, prima o poi purtroppo toccano a tutti. Anche Totò lo disse nel suo celebre film “Signori si nasce”, quando nei panni di Ottone Spinelli degli Ulivi, alias “Barone Zazà”, travestito da prete rispose piccato all’ufficiale chiamato a fargli onorare un debito che avrebbe avuto dei morti da pregare.
Il modo migliore per affrontare e superare un lutto è sdrammatizzare e ricordare i bei momenti passati. Certo è che un evento luttuoso in famiglia comporta anche degli oneri tanto fastidiosi quanto necessari. E tra questi rientrano le spese funebri. Ma non è noto a tutti che esistono delle agevolazioni in ambito fiscale in questo caso.
Le spese funebri possono essere inserite all’interno della propria dichiarazione dei redditi. E per tamponare le uscite improvvise necessarie per pagare un funerale – che di media ammontano sui 2mila e passa euro almeno – esiste quindi una cifra che può essere impiegata allo scopo di limitare l’esborso.
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I servizi da pagare in questo ambito sono l’acquisto di una bara, fiori, urna e poi di deposizione del corpo del caro estinto oppure della cremazione, oltre anche alle tasse da versare al Comune di residenza, dei manifesti per gli annunci e quant’altro.
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La detrazione massima ottenibile in dichiarazione dei redditi ammonta al 19%, con una cifra limite oltre la quale non bisogna andare. Si tratta di 1550 euro di spese funebri, con dunque uno sconto massimo pari a 294,50 euro. Nel caso in cui siano più persone a pagare per il funerale e per tutto quanto è a questo annesso, la detrazione verrà suddivisa in quote percentuali in base all’esborso di ognuno.
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La legge afferma che questa detrazione può essere concessa a chiunque si accolli le spese funebri, non c’è quindi alcun obbligo di vincolo parentale. I documenti richiesti per usufruire della decurtazione relativa sono le fatture e ricevute varie in allegato al modello 730. Ed ogni versamento va compiuto con modalità tracciabili, per cui pagare in contanti porta all’esclusione in toto da qualsiasi diritto di detrazione.