Gli aumenti 2022 vanno dagli alimenti alle bollette e molto altro. Praticamente ogni cosa è salita di prezzo e per famiglie ed imprese sarà tremendo.
Aumenti 2022, tutti i rincari che peseranno sulle nostre tasche in quello che è già diventato in assoluto l’anno più nero da affrontare, sotto questo punto di vista. Fra esborsi saliti alle stelle, inflazione schizzata a quasi il 4% ed anche pandemia e guerra sul suolo europeo, le brutte notizie sono arrivate una dietro all’altra.
Gli aumenti 2022 riguardano praticamente qualunque ambito, con un effetto a catena che finisce sempre, sistematicamente, a pesare sulle tasche di noi consumatori e contribuenti. Per una situazione di difficoltà che l’umanità intera, e non solo chi vive in Italia, non conosceva dai tempi della crisi economica del 2008.
Quali sono quindi i famigerati aumenti del 2022 che graveranno in maniera pesante sui nostri bilanci? Si va in ogni ambito immaginabile che caratterizza la nostra quotidianità, dai beni di prima necessità fino a quelli che non sono strettamente primari.
Aumenti 2022, gli esborsi che creeranno un buco nero nelle nostre tasche
Abbiamo le bollette. Corrente elettrica, gas ma anche l’acqua, che è in salita costante da almeno quattro anni, ci costeranno di più.
L’impennata della luce e del gas è tremenda ed ammonta rispettivamente all’84 ed all’88% di media, in maniera tale da creare delle voragini nelle finanze sia di nuclei famigliari che di aziende, specialmente di quelle medio-piccole. Questo influisce sulla produzione, ridotta a volte fino alla necessità di dovere procedere con una interruzione.
Cosa aggravata anche dai rincari dei carburanti – per ora tamponati dal taglio delle accise – che aveva portato gli autotrasportatori a scioperare. Per cui molti stabilimenti si erano ritrovati senza materie prime da lavorare.
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Una crisi totale con un rovinoso ciclo causa-effetto
Questa crisi si è ripercossa non solo sulla fabbricazione ma anche su confezionamenti ed imballaggi, a causa anche degli aumenti di materiali quali carta, vetro e plastica. Pure i rifornimenti dei supermercati, in alcuni casi, hanno risentito di ciò.
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E ad aumentare di prezzo ci sono poi alcuni generi alimentari come il pane, la pasta, l’olio di semi, la farina, lo zucchero. Oltre ai già citati carburanti, che però dovrebbero restare al di sotto dei due euro al litro almeno fino al prossimo 30 aprile.
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Attenzione però anche ai conti correnti ed ai mutui, così come ad una lunga serie di oggetti tecnologici e non, che hanno ora un prezzo maggiorato nel migliore dei casi di qualche euro, ma pur sempre aumentato.