Le zecche, si sa, portano tantissimi problemi, ma la zecca dei boschi è la specie più pericolosa, sia per umani che per animali: dove vive e come proteggersi.
Le zecche, si sa, portano tantissimi problemi, ma la zecca dei boschi è la specie più pericolosa, sia per umani che per animali: dove vive e come proteggersi. Questo pericoloso insettino vive in collina, nei boschi, appunto, e ha un manto diverso rispetto a quelle di città. Se le zecche di città hanno un corpo tondo e marrone, quelle dei boschi si presentano col dorso nero e rosso.
Si tratta di un parassita davvero pericoloso, capace di trasmettere malattie e di aggredire sia animali che uomini. Vive nei boschi, quelli di collina (quindi non ad altezza di montagna), in luoghi freschi e umidi, e scorrazza soprattutto nell’erba. Il loro corpo è duro, perché permette all’insetto di conficcarsi nella pelle. Come fare per proteggersi?
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Difendersi dalla zecca dei boschi, basta conoscerla
Le zecche si nascondono nell’erba, o tra le foglie, o ancora nel terreno. Prediligono superfici umide. Per evitare di essere aggrediti, occorre prendere precauzioni. Se si è soliti passeggiare in aperta campagna o nei boschi di collina, sarebbe opportuno:
- Camminare sempre seguendo i sentieri, nella parte centrale, non ai lati
- Indossare abiti pesanti e scarpe chiuse
- Se si va a funghi, è bene sempre indossare i guanti protettivi
- Spruzzare sulla pelle insetticida e repellenti prima di incamminarsi
- Spruzzare repellenti anche sui vestiti e sugli zaini
- Dopo la passeggiata, meglio farsi subito una doccia, controllando bene tutte le parti del corpo per individuare arrossamenti e sanguinamenti vari
- Disinfettare bene tutti gli oggetti che sono stati utilizzati durante il cammino
Queste sono le indicazioni fornite da Ministero della Salute. Ma se, nonostante tutte le precauzioni, siamo stati comunque morsi dall’insetto, cosa bisogna fare? Bisogna disinfettarsi immediatamente. Se l’insetto è ancora attaccato alla pelle, occorre rimuoverlo subito, utilizzando le pinzette, tirando senza però ferire la zecca, altrimenti riverserà i liquidi sulla nostra pelle.
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Se, quando stacchiamo la zecca, la testa resta incastrata nella pelle, bisogna toglierla con un ago sterilizzato. Dunque si passa al lavaggio della zona colpita e alla disinfezione. Per trasmettere malattie, le zecche impiegano almeno uno o due giorni, quindi non bisogna farsi prendere dal panico. Tuttavia, nel caso di morso, è bene monitorare eventuali sintomi (gonfiori, febbre, infezioni, eruzioni cutanee, affaticamento) per le successive due o tre settimane.