Il farro, un cereale tornato in apice nelle preferenze alimentari degli italiani e non solo. Vediamo tutte le caratteristiche di questo alimento.
Negli ultimi anni, la cucina italiana e non solo, ha ritrovato un forte interesse in questo cereale. Dato che oramai tutti lo conoscono, è superfluo dire quanto il farro sia un alimento versatile.
Come infatti, questo cereale lo ritroviamo sotto forma di pasta, pane, gallette, farina e tutte le lavorazioni possibili con essa.
Ma vediamo invece, quali le proprietà, i benefici, i valori nutrizionali e tant’altro di questa meravigliosa pianta.
Il farro
Il farro è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee. Si tratta di un cereale molto antico, come infatti si pensa possa risalire a circa 8000 anni fa.
Poi, nel tempo è stato soppiantato dal grano tenero e dal grano duro, tuttavia negli ultimi anni, grazie anche alle sue eccezionali proprietà nutrizionali, questo cereale è nuovamente tornato in auge.
In Italia è coltivato principalmente tra l’Emilia e la Liguria (in Garfagnana), Toscana, Umbria e Lazio.
Ne esistono in due versioni: farro perlato e decorticato, ma per i benefici che è in grado di apportare, se ne consiglia la versione integrale.
Il farro decorticato, mantiene infatti, tutti i benefici offerti dall’alto contenuto di fibre e sali minerali presenti nella cuticola esterna che viene eliminata nella versione perlata.
Vediamo quali le caratteristiche, i benefici, le proprietà, il consumo e le controindicazioni di questo versatile cereale.
Benefici e proprietà
Iniziamo con l’evidenziare che il farro è un cereale povero di grassi ma ricco di fibre e minerali.
Grazie alle sue proprietà, apporta notevoli benefici, quali:
- contribuisce al benessere del sistema cardiovascolare, grazie alla sua ricchezza in minerali come ferro e fosforo. È quindi consigliato per chi ha problemi di anemia legati a carenze di ferro;
- contrasta il diabete: essendo un alimento a basso indice glicemico (40) e aiuta a tenere sotto controllo la glicemia. Per tale motivo, grazie alla presenza delle fibre, evita il verificarsi di picchi glicemici ed è particolarmente indicato per chi soffre di diabete e insulino-resistenza;
- abbassa i livelli di colesterolo LDL ovvero il colesterolo cattivo, per il suo contenuto di niacina, conosciuta come vitamina PP, che contribuisce anche a ridurre i fenomeni di aggregazione piastrinica;
- apporta sodio e potassio: minerali utili come regolatore della pressione sanguigna.
Per di più, mangiare questo cereale aiuta a prevenire patologie come l’osteoporosi, che molto frequentemente colpisce le donne in menopausa.
Questo grazie alla presenza di minerali: magnesio, rame, fosforo, zinco, selenio. Contrasta i calcoli biliari con le fibre insolubili che sono in grado di abbassare la secrezione di acidi biliari, i principali responsabili della formazione dei calcoli.
Questo cereale è in grado di proteggere dall’insorgenza del cancro al seno e alla prostata grazie al suo contenuto in lignani, fitonutrienti contenuti anche nei semi di lino e dalle note proprietà antitumorali.
Il farro fa anche bene all’intestino, grazie alle fibre solubili e insolubili, che regolano il transito intestinale e combatte la stipsi.
E sempre grazie all’alto contenuto in fibre, proteine ed acqua e allo scarso contenuto di grassi, è indicato anche per chi vuole perdere peso e segue una dieta.
Valori nutrizionali
In ogni 100 g di farro ci sono kcal 353 e per quanto riguarda i valori nutrizionali nella stessa quantità di alimento ci sono:
- Acqua 11,3 g
- Proteine 14,6 g
- Grassi 2,4 g di cui saturi 0,4 g
- Carboidrati 69,3 g di cui zuccheri 2,40 g
- Fibre 6,5 g
- Fosforo 387 mg
- Potassio 407 mg
- Ferro 1,9 mg
- Zinco 2,6 mg
- Acido folico 31 μg
- Indice glicemico 40
- Colesterolo 0 g
Consumo, dieta e ricette
La quantità consigliata dai nutrizionisti è di circa 80 grammi (pesato da crudo) e gli stessi suggeriscono di inserirlo nell’alimentazione anche più volte a settimana, magari alternandolo con altri cereali.
È indicato per preparare zuppe e piatti unici. Perfetto in tutte le stagioni, ottimo per piatti caldi ma anche freddi, in tanti lo preferiscono principalmente per le insalate estive. Inoltre, può tranquillamente sostituire il riso o la pasta.
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Cotture
Per quanto riguarda la preparazione, a seconda della varietà che si utilizza cambia il processo di cottura.
Tuttavia, a prescindere della scelta, prima di cucinare questo cereale è consigliabile sciacquare bene i chicchi sotto l’acqua corrente per eliminare ogni tipo di impurità.
Se poi si utilizza un decorticato, questo necessita di circa 8 ore di ammollo prima di essere cucinato e poi di circa 50/60 minuti di cottura in acqua bollente.
Mentre il perlato, ovvero quello senza pellicola (glumetta), non necessita invece di ammollo e cuoce in circa 30 minuti.
Controindicazioni
L’unica controindicazione da sottolineare per l’assunzione di farro, riguarda coloro che soffrono di celiachia.
Per i celiaci è assolutamente vietato il consumo, in quanto questo cereale è ricco di glutine. Per di più, il farro contiene anche nichel, pertanto è sconsigliato per chi soffre di allergia a questo metallo.