L’udito è in grado di captare e recepire i suoni esterni per poi trasmetterli al cervello che andrà a decodificarli, ma c’è una differenza di udito a seconda del genere ? Scopriamolo insieme.
“Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”. Questo è il titolo di uno dei libri più famosi di John Gray, scrittore e saggista statunitense specializzato nei problemi di coppia. Questo libro, che non a caso è diventato un best seller, riassume molto bene la differenza di genere e il motivo per il quale molto spesso donne e uomini fanno fatica a capirsi.
Ma non sarà anche per il fatto che magari ascoltano in maniera diversa? Sono stati fatti diversi studi sulla differenza dell’udito a seconda del genere e la risposta è davvero strabiliante. Scopriamola insieme.
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Secondo gli esperti la differenza di genere passa anche attraverso l’udito
Quando parliamo di udito esistono delle differenze a seconda del genere. Lo hanno rivelato alcuni studi condotti dall’Università della California e del New Messico. Tali differenze si riflettono non solo nelle aree cerebrali uditive, ma anche nella struttura del cervello in generale. Nello specifico, è stata identificata una differente proporzione tra la materia grigia e la materia bianca. La prima è in grado di processare le informazioni, mentre la seconda ha la funzione di interconnettere le diverse strutture celebrali, che nelle donne si è dimostrata essere dieci volte tanto.
Ora che abbiamo constatato che l’udito funziona in maniera diversa a seconda del genere di appartenenza, cerchiamo di capire quali sono le differenze principali Uno studio realizzato dalla facoltà di medicina dell’Università dell’Indiana ha coinvolto 20 uomini e 20 donne durante l’ascolto di alcuni brani tratti da un libro di narrativa.
Ciò che è emerso è che le donne hanno integrato le informazioni ricevute con i lobi temporali di entrambi gli emisferi. Gli uomini, invece, hanno utilizzato solamente l’emisfero di sinistra. In realtà sarebbe la cosa più giusta da fare dato che il lobo di destra non dovrebbe avere una funzione uditiva. Ecco perché non si capisce il motivo per il quale le donne lo utilizzano.
Uno studio realizzato dall’università di Sheffield ha poi messo in luce che anche il modo di processare le informazioni è differente a seconda del genere. L’uomo utilizza solo l’area di Wernicke (l’area adibita a tale scopo) durante questo processo. La donna invece elabora le stesse informazioni anche nelle aree di interpretazione delle linee melodiche della voce.
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In conclusione, a seguito di questi studi si è visto che nonostante le orecchie di uomini e donne siano identiche, in realtà le informazioni vengono processate in maniera diversa. Inoltre, l’udito femminile è in grado di sentire frequenze più alte rispetto all’udito maschile. E allo stesso tempo si mantiene più a lungo rispetto a quello degli uomini.