Sono tanti ed indubbi i vantaggi del Superbonus 110%, che richiede però una specifica procedura per l’ottenimento. E se non si rispettano tutti i punti sussiste la eventualità tanto spiacevole quanto concreta di non potere più applicare tale misura.
Superbonus 110%, c’è una importante novità che riguarda quello che è uno dei provvedimenti di misura ideati dal Governo per aiutare a rilanciare l’economia ed il settore edilizio in particolare. Anzitutto, tra le situazioni note in merito a questa misura c’è da ricordare che la validità ricopre le spese fino al 2025.
Cambierà però la misura della detrazione offerta dal Superbonus 110%, che rimarrà tale per l’intero 2023 e che verrà ridotto al 70% dal 1° gennaio del 2024 e poi al 65% nel 2025. Il Superbonus 110% può essere richiesto da residenti in case autonome, in appartamenti, in edifici plurifamiliari 2-4 U.I. e da enti non a scopo di lucro che svolgano volontariato od utilità sociale.
Nelle situazioni che coinvolgano altri condomini, è necessario ricevere il placet ai lavori del Superbonus 110% previa delibera collettiva dell’assemblea. Non basterà il si del solo amministratore ma ci vorrà quindi anche il si da parte della maggior parte degli altri e di un terzo del valore del condominio.
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Superbonus 110%, in questa situazione potresti perderlo
Per cui bisogna illustrare tutti gli aspetti sia favorevoli che non legati alla applicazione degli interventi del Superbonus 110%. Un compito che spetta all’amministratore. Gli altri condomini voteranno ed in caso di valutazione finale positiva ci si dovrà avvalere di una perizia tecnica da professionisti riconosciuti, circa lo stato dell’immobile.
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Bisogna anche vedere se sussistono le condizioni per potere applicare i vantaggi del Superbonus. Ed analizzare poi, in caso di si, la fattibilità tecnica relativa. Una volta scelta l’impresa che dovrà effettuare i lavori si potrà procedere.
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Ma attenzione a seguire la giusta procedura. Basta poco per fare si che un giudice annulli il tutto, ad esempio nel caso di inserimento e di votazione di situazioni che non sono previste nell’ordine del giorno. E non mancano le sentenze in tal senso.