Il caffè a volte vi crea acidità di stomaco? Ecco alcuni suggerimenti per poter evitare questa spiacevole situazione.
Tutti sanno che il caffè è la bevanda che gli italiani amano di più e hanno trovato il modo di consumarla in parecchi modi. Non solo, ma sembra che questa bevanda che ha origini poco conosciute e che arriva da molto lontano attiri sempre di più e i dati di consumo stanno aumentando. Il caffè è una miscela di ingredienti e di componenti che non si conoscono fino in fondo.
Ci sono molti studi che si sono occupati, e continuano a farlo, di come è strutturata questa bevanda e gli effetti sull’organismo. Alcune cose sono chiare, altre un po’ meno. Quello che si sa fino ad oggi è che i componenti del caffè possono dare numerosi benefici, ma non bisogna esagerare, altrimenti possono insorgere degli effetti collaterali. Uno di questi, che capita molto spesso, è l’acidità di stomaco.
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Vediamo qui di seguito tutte le caratteristiche del caffè, che cosa provoca nell’organismo e come poter evitare l’acidità di stomaco, problema che si verifica spesso nelle persone subito dopo averne bevuto un po’.
Caffè e acidità di stomaco: le caratteristiche
La sua composizione così articolata deriva dal fatto che questa bevanda è ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune piante. Sono piccoli alberi tropicali del genere Coffea e della famiglia delle Rubiacee. Questa famiglia comprende oltre 600 generi e oltre 13.000 specie diverse. Se prendiamo in considerazione 100 grammi di questi chicchi macinati, la composizione nutrizionale è questa:
- 2020 mg di potassio
- 160 mg di fosforo
- 130 mg di calcio
- 74 mg di sodio
- 28 g di carboidrati
- 15 g di lipidi
- 10 g di proteine
- 4 mg di ferro
- 4 g di acqua
A seconda della miscela, inoltre, contiene 1-2 grammi di caffeina ogni 100 g di polvere di caffè. La caffeina è un alcaloide naturale che ha degli effetti ben precisi sul nostro organismo. Questa bevanda è usata per la maggior parte dei casi a fine pasto e questa usanza non si è diffusa a caso. Infatti, da quando il caffè entra nella bocca, il nostro organismo inizia a produrre enzimi e gastrina, un ormone che si occupa della produzione dei succhi gastrici.
Quando arriva nello stomaco la produzione di acidi aumenta e aumenta l’attività della cistifellea e del pancreas. Inoltre, in molte persone stimola il colon. Ecco spiegato perchè molte persone possono avvertire sia acidità di stomaco che il bisogno impellente di andare al magno dopo averlo bevuto.
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La colpevole, però, non è solamente la caffeina, ma tutti gli enzimi e i componenti che entrano in gioco. Per evitare l’acidità di stomaco ci sono una serie di accorgimenti, anche se, è bene ricordarlo, non è così chiaro il ruolo del caffè nei disturbi dello stomaco.
Caffè: come evitare l’acidità di stomaco
Per evitare l’acidità di stomaco che può sopraggiungere in persone che hanno già problemi di reflusso, ci sono diverse opzioni. Non è detto che sia la caffeina a provocare questi disturbi, quindi optare per il decaffeinato può non risolvere il problema. Ad ogni modo, è sempre utile provare. Inoltre, bisogna scegliere la miscela meno acida. Ad esempio, quella Arabica è la più acida. Meglio evitarla e scegliere miscele a bassa acidità.
Un altro elemento da considerare è la tostatura. Una tostatura più spinta potrebbe ridurre la formazione di acidi, dunque, è necessario scegliere i chicchi tostati scuri. È importante sapere che anche il tempo di preparazione influisce sull’acidità. Questo significa che un caffè espresso preparato in tempi brevi diminuisce l’acidità. Così come può diminuirla anche una lunga infusione a freddo.
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Gli ultimi suggerimenti che si possono dare per evitare gli effetti collaterali del caffè è limitarsi a non più di tre tazzine al giorno e berlo sempre a stomaco pieno. Questo dovrebbe aiutare. Naturalmente se i problemi persistono è fondamentale rivolgersi ad un medico e fare tutti gli accertamenti del caso.