Attività fisica contro l’insonnia: verità o leggenda?

L’attività fisica contro l’insonnia: è una verità o una leggenda metropolitana? mettiamo i puntini sulle i su questa questione particolare

Sport e sonno
Ginnastica (Pixabay)

Prendiamo due tematiche così importanti come l’insonnia da una parte e l’attività fisica dall’altra, ipotizziamo un legame tra le due cose: la verità è che, sull’argomento, c’è molta curiosità ma anche tanta disinformazione. Essendo infatti un argomento centrale, se ne occupano tutti, anche persone che non ne avrebbero le competenze.

Quel che c’è da dire, e che costituisce un punto interessante da cui la nostra analisi può partire, è che sicuramente una correlazione tra le due cose esiste effettivamente. Ed anzi, non solo esiste, ma è così largamente comprovata ed effettiva, che l’attività fisica, in relazione al sonno, può essere considerata forte esattamente come un farmaco ipnotico che può aiutarci a dormire. Ecco quindi le cose che dobbiamo sapere, perché ci possa essere un vantaggio effettivo che possiamo trarre dall’attività sportiva.

Per quanto infatti possa concilare il sonno, non dobbiamo dimenticare comunque alcune clausole che potrebbero cambiare la posta in gioco.

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Attività fisica contro l’insonnia, verità o leggenda? sveliamo il tutto

sport e insonnia
Tappetino per palestra (Pixabay)

L’attività fisica, quindi, fa dormire. E questo accade per due ragioni di base: la temperatura e le endorfine che produciamo mentre ci alleniamo. La temperatura, infatti, dopo esser salita nella fase di allenamento, torna ad abbassarsi in modo sensibile. Questo abbassamento è molto simile al preparatorio abbassamento della temperatura corporea quando ci si sta per addormentare.

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Le endorfine invece favoriscono il rilassamento. E’ ovvio che tale attività fisica non debba essere svolta di sera o nel tardo pomeriggio: pena l’effetto contrario, effetto “caffè”. Dopo l’allenamento infatti, i battiti del cuore sono più alti, così come i muscoli più gonfi. Difficile dormire quando il corpo è ancora così attivo.

Per quanto riguarda il tipo di allenamento che bisognerebbe svolgere molti si accordano sul tipo aereobico moderato. Studi recenti però dimostrano che ugualmente valido può essere l’allenamento di “resistenza”, quello con i pesi. Su uno studio condotto sul campo si è infatti dimostrato che, tra le persone che si allenavano, quelle che più facilmente riuscivano a dormire erano coloro che, almeno tre volte a settimana, svolgevano un minimo di trenta minuti di pesi.

 

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