Spesso può capitare di sentire la mancanza di fiato dopo un’azione, ma vediamo quando è normale che ciò accada e quando rivolgersi al medico.
Può capitare molto spesso che, a seguito di qualche azione o attività, si senta la mancanza di fiato, quel respiro affannoso che può essere causa di paura o di panico. Questo può accadere dopo una corsa, dopo aver fatto le scale, dopo una semplice camminata. Naturalmente, in alcuni casi è normale sentirsi in questo modo a seguito di uno sforzo, ma in altri non lo è.
Quando si verifica le persone pensano subito che ci siano problemi ai polmoni o al cuore. Molti si fanno prendere dal panico inutilmente, ma ci sono anche moltissime persone che sottovalutano questi episodi, cercando soluzioni immediate per poi fare finta di nulla. Allora cerchiamo di capire quando è normale che si verifichi il rimanere senza fiato e quando non lo è.
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Vediamo qui di seguito la definizione in termini tecnici, quando può accadere e tutti i dettagli in modo che ci sia consapevolezza su questo problema fisico.
Mancanza di fiato: quando rivolgersi al medico
In termini medici la mancanza di respiro o di fiato viene indicata con il termine dispnea. Accade che non si riceva abbastanza aria per respirare correttamente e quindi l’organismo va subito in affanno. I respiri si fanno brevi e molto veloci e la persona non può che ansimare. Può accadere quando c’è molto caldo, quando si è in ansia, quando ci si trova ad alta quota, dopo un allenamento intenso, ma anche dopo pochi passi o pochi scalini.
Ci sono situazioni, dunque, che portano alla mancanza di fiato, ma si tratta di una reazione assolutamente normale e non bisogna preoccuparsi. Quindi, dopo un allenamento, dopo un grande sforzo fisico, per il caldo o per la posizione in alta quota è tutto normale. Se ci sono dubbi si può comunque fare uno screening ai polmoni per essere sicuri al 100%.
I problemi iniziano quando le condizioni non possono portare ad una mancanza di fiato e in quel caso bisogna capirne la causa. Se questo avviene quando si è fermi, quando si sta camminando, quando non si sta facendo nulla, quando si fanno pochi scalini allora bisogna indagare perchè potrebbero esserci problemi ai polmoni, al cuore o ai reni. La dispnea può essere un sintomo per allergie, per asma, problemi cardiaci, malattie polmonari, tubercolosi.
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Ecco perchè è molto importante, soprattutto se è un fenomeno che continua nel tempo, rivolgersi al medico e fare tutti gli accertamenti del caso. Capita la causa dell’affanno poi si sceglierà il trattamento o la soluzione più giusta per la persona.