Caffeina, come evitare che ci disturbi il sonno notturno: consumarla troppo vicino all’ora del sonno può avere effetti indesiderati
Mattina, tempo di caffè. E in realtà anche il pomeriggio, e la pausa pranzo, e l’uscita con l’amico che non vediamo da tanto: insomma, il caffè va bene sempre, specie se piace. E’ una bevanda profondamente connessa alla stessa cultura italiana, motivo per cui è così importante conoscerla a fondo. Se molti infatti sono i vantaggi, bere (troppo) caffè potrebbe rischiare di farci male. Potrebbe, per esempio, compromettere il sonno. Avviciniamoci meglio all’argomento.
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Caffeina, come evitare che ci disturbi il sonno
La caffeina è un alcaloide stimolante che, strano a dirsi, non si trova solo nel caffè. Essa si trova anche nelle foglie del tè: la differenza ovviamente si trova nella concentrazione di caffeina, molto più alta nei chicchi di caffè che non nelle foglie di tè. Non è solo l’unica differenza ovviamente, ma l’unica che in questa sede ci interessi effettivamente. La caffeina ha sul corpo diversi effetti: questa velocizza e massimizza non solo, per esempio, la nostra capacità di concentrazione ma accelera anche il metabolismo, favorendo il dimagrimento.
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La proprietà per cui più è nota la caffeina è però la sua capacità di bloccare l’adenosina, il trasmettitore della stanchezza. Così facendo, nel giro di venti minuti, non arrivando quest’ormone, il senso di stanchezza si attenuerà e potremmo sentirci molto più svegli. E fin qui tutto ideale, se non fosse che, ad un certo punto della nostra giornata, dovremmo pur dormire.
Quanto dura l’effetto della caffeina nel nostro corpo? Difficile dare una risposta che sia soddisfacente, se consideriamo che molto dipende dalla nostra età, dal nostro peso, dalla nostra personale sensibilità. In media, possiamo dire che rimangono tracce di caffeina anche fino ad otto ore dalla sua consumazione. Se dovessimo dare un limite in cui è opportuno smettere di consumare caffeina, diremmo che tale limite si aggira forse attorno alle sei ore. Ribadiamo che non è una certezza matematica, e molto dipenderà ancora dalla propria soglia di digeribilità e smaltimento.
Tutto poi sarà influenzato non solo da quando si è consumato, ma anche da quanto caffè si è consumato. Il limite che sarebbe opportuno non superare si aggira tra le sei e le otto tazzine di caffè al giorno.
Insomma, va bene il caffè, va bene le sue molteplici proprietà: ma bisognerebbe avere un occhio di riguardo se ci teniamo al nostro sonno.