I vari bonus Partite IVA concepiti dallo Stato per aiutare i soggetti autonomi. Si va da aiuti per le imprese alla necessità di pensare a provvedimenti per i singoli.
Bonus Partite IVA, c’è finalmente da stare più sereni per molti cittadini che ne sono titolari, e che utilizzano questa certificazione come requisito fondamentale per portare avanti una occupazione oppure una attività di carattere imprenditoriale.
Già all’interno del Decreto Sostegni ter erano presenti delle misure e bonus per le partite IVA, per tendere una mano a vari settori che richiedono tale status. In particolare sono attivi i relativi sostegni, settore per settore. I campi interessati sono i seguenti:
Potrebbe interessarti anche: Bonus Famiglia 2022, quali sono quelli alternativi all’Assegno unico
C’è anche il principio per il quale tutte le attività autonome rimaste chiuse per un minimo di cento giorni potranno godere di finanziamenti e bonus partite IVA. I commercianti possono accedere al fondo perduto, per dire.
La cosa consiste in un supporto economico fino al 60% in caso di accertato taglio del fatturato di minimo il 30% per via della pandemia. Riguarda le imprese al dettaglio che abbiano però ricavi di massimo due milioni di euro.
Potrebbe interessarti anche: Bonus Musica: come ottenerlo, quali spese copre e quanto offre
Poi sono presenti fondi perduti per i gestori di palestre, piscine e simili, ed i bonus che spettano ad agenzie di viaggio e strutture alberghiere. Bisogna però titolare anche i titolari di partite IVA nel regime forfettario, per i quali occorrono misure di aiuto forti.
Potrebbe interessarti anche: Agevolazioni ISEE, i bonus previsti per la fascia 15mila-40mila euro
In questo senso si attendono delle ulteriori novità nel corso delle prossime settimane. Ma tornerà sempre utile chiedere ad un Patronato CAF o ad un commercialista cosa si può fare per tamponare una situazione che, finanziariamente parlando, resta complicata, fra tasse e vari oneri.