Di solito l’equinozio di primavera coincide con il 21 marzo, ma quello del 2022 e per molti anni a seguire sarà il 20 marzo. Come mai? Scopriamolo insieme.
Dopo la fredda stagione invernale, l’arrivo della primavera è in grado di infondere il buon umore, ma anche un briciolo di speranza. Perché indipendentemente da qualsiasi cosa possa accadere, da ciò che è successo negli ultimi anni e dalle mostruosità che si stanno verificando ancora oggi nel mondo, la Natura farà sempre il suo corso.
Come ogni anno in primavera i fiori sbocciano e con loro anche gli alberi si colorano. La Natura rinasce, grazie alla luce solare e al clima più mite. Tutto ciò ci fa sentire in qualche modo piccoli e insignificanti di fronte alla maestà della Natura, che segue con costanza il ciclo delle stagioni.
Parlando della primavera, che cos’è l’equinozio e quando si verifica? Si tratta del momento in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata, e nell’emisfero settentrionale questo evento sta a indicare proprio l’inizio della primavera. Ma come mai quest’anno sarà il 2o marzo invece del 21? Ecco la ragione.
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Equinozio di primavera 2022: tutto quello che c’è da sapere
L’equinozio di primavera viene festeggiato anche perché è a partire da questa data che possiamo godere di più luce, grazie al fatto che l’emisfero settentrionale sarà più inclinato verso il Sole, il quale avrà attraversato la linea dell’equatore spostandosi verso nord.
Quest’anno, nel 2022, la primavera arriverà il 20 marzo, un giorno prima rispetto al solito. A dire il vero è a partire dal 2008 che la primavera sopraggiunge in questa data e sarà così fino al 2102, tranne qualche eccezione in cui cadrà il 19. Ma come mai questo cambiamento? Tutto dipende dall’inclinazione dell’asse terrestre ma anche dal calendario gregoriano.
Come abbiamo detto, l’emisfero settentrionale, così come l’asse terrestre, sarà più vicino al Sole, almeno per sei mesi a partire dall’inizio della primavera. Se prendiamo poi in considerazione il calendario gregoriano, quello che utilizziamo a partire dal XVI secolo, questo non corrisponde del tutto con la durata di una rotazione della Terra attorno al Sole. Questa infatti è pari a 365,2422 giorni mentre il nostro calendario ne considera solo 365.
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Proprio per questo motivo abbiamo gli anni bisestili. Ma se questa soluzione vuole in qualche modo compensare questa inesattezza, dall’altra parte crea un nuovo squilibrio che in qualche modo fa anticipare o posticipare l’equinozio di primavera a seconda degli anni. Ecco dunque spiegata la ragione per la quale la primavera comincerà un giorno prima. Approfittiamone no?