Errori sulla pensione, una su tre è più bassa di come dovrebbe essere

Sono alquanto frequenti gli errori sulla pensione, e le motivazioni che portano a questi disguidi sono diversi. In che modo è possibile porre rimedio.

Anziano e punti interrogativi
Anziano e punti interrogativi (Pixabay)

Errori sulla pensione, la cosa è più frequente di quanto si possa immaginare. E spesso riguarda un importo percepito che è inferiore rispetto a quanto spetterebbe a coloro che sono interessati dalla cosa. Lo fanno sapere non poche associazioni che rappresentano i pensionati e che tutelano i loro diritti.

La statistica riferisce di cifre alquanto elevate in relazioni agli errori sulla pensione. Addirittura una su tre risulterebbe essere più bassa rispetto al corrispettivo che dovrebbe essere erogato al titolare dall’INPS. Con dunque il 33% di errori sulla pensione nel computo totale in Italia.

Il tutto sarebbe da collegare a degli errori di calcolo compiuti proprio dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, oppure da delle inadempienze compiute dai diretti interessati. In ogni caso però è possibile correggere gli errori e ristabilire i dovuti importi per azzerare gli errori sulla pensione.

Errori sulla pensione, come si può risolvere il problema

Mani di due persone anziane
Mani di due persone anziane (Pixabay)

Per aggiustare la situazione bisogna inoltrare una domanda da rivolgere all’Ente. Così facendo sarà anche possibile ricevere tutti gli arretrati fino a quel momento non corrisposti, ed ovviamente avere anche il vero importo dell’assegno mensile, più alto.

Gli sbagli possono riguardare quattordicesima, trattamento minimo integrato ed altre forme di maggiorazione delle quali il pensionato non è a conoscenza e che non sa di avere il diritto di ricevere. Per cui lo stesso pensionato non le richiede e dunque non le ottiene.

Per farlo è necessario avanzare richiesta tramite modello RED, e questa è una cosa che bisogna fare di anno in anno se non c’è obbligo di presentare la propria dichiarazione dei redditi. Altrimenti serve procedere tramite domanda di ricostituzione pensionistica.

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Fino a quanto si può recuperare di arretrati

Le motivazioni alla base degli errori nella pensione percepita sono però tante altre. Anche il cambiamento del proprio stato di famiglia influisce, così come le variazioni sull’ISEE e sul patrimonio che sono riconducibili ad una famiglia.

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Oppure ci sono i casi dei contributi silenti, non considerati per qualche motivo per l’ottenimento della pensione.

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Tramite ricostituzione è possibile invece prenderli in considerazione e fare si che tutto quello che ci spetta venga finalmente erogato. Il tutto per un periodo che copre i cinque anni precedenti, un lasso di tempo massimo per il quale è possibile procedere con il recupero di eventuali arretrati che ci spettano.

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