Circola una truffa carburante che ha già ingannato alcuni utenti. In cosa consiste e cosa bisogna e non bisogna assolutamente fare in questo caso.
Truffa carburante, attenzione al grosso rischio che potrebbe capitare ad alcuni di noi. La Polizia Postale mette in guardia da quel che già è capitato ad alcune persone, che hanno subito un brutto colpo da parte dei soliti malintenzionati.
Approfittando dei grossi rincari che hanno colpito i rifornimenti di benzina, gasolio e di altri combustibili, c’è qualcuno che ha pensato di poterne trarre vantaggio ideando una odiosa truffa carburante. A danno di coloro che incautamente finiscono con il fidarsi.
Questa truffa carburante è costituita da un messaggio che ci informa del fatto di avere diritto a ricevere un buono dal valore di cento euro da spendere nel fare appunto rifornimento di diesel o di benzina. Il tutto a nome di Eni, per dare maggiore credibilità al suddetto messaggio e per meglio ingannare gli incauti utenti.
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Ovviamente Eni non è coinvolta in alcun modo in tutto questo. La truffa carburante in questione circola sul Whatsapp e come tutti gli altri tipi di truffa porta allegato nel testo anche un link. Sul quale non bisogna in alcun modo andare.
Non aprite mai collegamenti allegati in messaggi che vi possono arrivare tanto su Whatsapp quanto tramite sms o mail. Cosa succede se invece ci si finisce sopra? Le conseguenze sono grosse. Si rischia di perdere i dati personali che riguardano sia le nostre carte di credito che quelle sulla nostra anagrafica.
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Il messaggio truffa fa riferimento ad un buono da cento euro erogate in buoni benzina “per protestare contro i rincari e contro la guerra in Ucraina”. E poi il link che riporterebbe le informazioni e la procedura da seguire per poterlo ottenere.
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Ma è proprio lì che si nasconde l’insidia. Nel caso in cui vi dovessero arrivare delle comunicazioni del genere, non apritele mai e poi mai e cancellatele subito.