Dal 14 al 20 marzo si svolgerà la settimana mondiale per la riduzione del consumo alimentare di sale: tutti i benefici di questo cambiamento d’abitudine.
L’associazione World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), in accordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha organizzato la settimana mondiale per la riduzione del consumo alimentare di sale. Tutti i dettagli.
Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale: perché partecipare
L’associazione internazionale World Action on Salt, Sugar and Health ha promosso un’iniziativa per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la riduzione del consumo di sale. In accordo con l’OMS, l’obbiettivo prefissato è quello di raggiungere un limite inferiore ai 5 grammi al giorno (per l’esattezza: 2 grammi di sodio).
Lo scopo della settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale è quello di sensibilizzare i governi e incoraggiare le aziende a diminuire la percentuale di sale presente nei prodotti confezionati o precotti. Un consumo quotidiano eccessivo di sale comporta infatti svariati disturbi come:
- gravi patologie cardio-vascolari;
- aumento della pressione arteriosa;
- ipertensione;
- infarto del miocardio;
- ictus cerebrale;
- tumore allo stomaco;
- osteoporosi.
“Shake the Habit” è quindi la nuova campagna di sensibilizzazione per indurre aziende e consumatori a ridurre il consumo giornaliero di sale, a tavola e tramite prodotti processati che ne possono contenere una quantità eccessiva come: salse, sughi pronti, salumi, cibi in scatola.
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Quanti grammi di sale al giorno si consumano in Italia
A livello globale, il consumo di sale della popolazione è il doppio di quello indicato dall’OMS. Tra il 2018 e il 2019, in Italia, sono stati rinvenuti alcuni dati statistici sul consumo giornaliero di sale di uomini e donne tra i 30 e i 70 anni, di 10 regioni diverse.
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In media, gli uomini italiani consumano circa 9,5 grammi di sale al giorno, mentre le donne 7,5. Si tratta di valori piuttosto elevati che mettono a repentaglio la salute di tutti. E’ fondamentale quindi che anche le aziende adoperino sempre meno sale nella produzione alimentare. Vediamo ora 5 azioni concrete per ridurre il consumo di sale al di sotto dei 5 grammi giornalieri:
- per insaporire il cibo, usare spezie, erbe aromatiche, agrumi al posto del sale;
- scolare e lavare attentamente i legumi in scatola, favorendo il consumo di verdure fresche;
- ridurre il sale nei propri pasti;
- prestare attenzione ai livelli nutrizionali dei prodotti che acquistiamo;
- non favorire l’abitudine delle salse o dei condimenti salati a tavola.