Le fasi psicologiche della separazione secondo Bohannan: infatti, nel divorzio, sembra esserci una struttura a grandi linee fissa
L’amore, com’è nato, può anche morire. Questo quindi dovrebbe essere accettato come un’ipotesi, qualcosa di possibile e percorribile. E non importa quando il rapporto sia consolidato: non è una novità che, al mondo, naufragano anche matrimoni che avremmo detto essere praticamente indissolubili e indistruttibili: capita. Sono molti i motivi che spingono alla chiusura di un rapporto, molti ed eventuali. Essi sono così ampi e imprevedibili esattamente come lo è l’anima umana, essendo la relazione tra due anime. Insomma, non possiamo neppure lontanamente pensare di fornire una casistica soddisfacente di questi.
Eppure, così come le coppie sono simili nell’amore, così sono simili nella rottura. Bohannan negli anni settanta avrebbe individuato quasi sette fasi attraverso le quali una coppia ha buone probabilità di passare, quando l’amore finisce. Ovviamente non sono canoniche, ogni storia d’amore ha il proprio percorso, e ogni persona ulteriormente fa il suo, con tempi assolutamente diversi l’uno dall’altro.
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La prima fase è quel che si chiama separazione emotiva: inizia solitamente in uno solo nella coppia che così ha tutto il tempo di processare quel che sta avvenendo. Questa persona comincia a investire meno energie nella relazione e infine prende la decisione di troncarla.
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La seconda fase è quella che prevede infine le vie legali: ci si lascia e si chiede il divorzio. La terza fase, conseguente direttamente alla seconda, è la divisione dei patrimoni. Solitamente è affidata a parti esterne, come avvocati e specialisti. Di conseguenza i partner non se ne occuperanno direttamente me ne risentiranno la tensione. Le fasi successive coinvolgono la sfera sociale: se infatti la relazione è stata molto lunga, è probabile che la coppia avesse un circolo di amicizie preciso. Ora è il momento di tornare in società da individuo singolo e abituarsi a questa nuova situazione sociale. L’ultima fase segna l’avvenuta elaborazione del lutto, la separazione psicologica.