Consenso, cos’è e perché c’è bisogno di parlarne ancora. Si sente spesso parlare di slogan della serie “No vuol dire No”. Ma perché serve parlarne ancora?
Sentiamo spesso parlare di consenso: e spesso ci si chiede perché ci sia bisogno di parlarne così tanto. Partiamo dalle basi, ossia il significato della parola. Consenso è grammaticalmente un participio passato del verbo consentire. Tale verbo ha la sua etimologia dal latino consensus, e vuol dire proprio accordare, essere d’accordo. Il consenso quindi è la risposta affermativa a qualcosa che ci viene proposto: stiamo, in maniera volontaria, non costretta, e lucida che diamo il nostro assenso e partecipazione a quello che l’altro soggetto ci ha proposto.
Chiarito l’intimo significato del termine, passiamo al contesto sociale in cui tale termine è usato. Il termine consenso è spesso usato in ambito sociale per sottolineare l’importanza dell’opposizione ad un determinato tipo di cultura, retaggio estremo della cultura maschilista, in cui si tendono a giustificare gli aggressori che compiono violenza carnale.
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Le giustificazioni infatti che spesso si sentono, implicite o esplicite, usano proprio il consenso. Spesso infatti si questiona sul consenso che la vittima avrebbe, in qualche modo esplicito dato. Magari si scambia per consenso una gonna corta, o dei modi espliciti. Per questo oggi è importante che se ne parli: l’unico consenso valido è il sì, pronunciato in condizioni di lucidità piena e pieno possesso delle proprie facoltà mentali.
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Nient’altro vale; non solo però se ne parli in questo specifico contesto ma anche in altri. Per esempio, si parla di consenso in qualsiasi attività che implichi un’appropriazione della nostra persona, del nostro tempo, della nostra immagine, dei nostri oggetti, o delle nostre energie. Visto in quest’ottica il tema consenso è un argomento estremamente pervasivo che riguarda davvero molti ambiti della nostra vita.
E’ dunque importante parlarne per evitare appropriazioni e violenze minori- oltre che ovviamente quelle maggiori che devono essere duramente represse e condannate in ogni modo- anche magari senza volerlo.