Falena spugnosa, una nuova specie invasiva e pericolosa per l’ambiente: ecco cos’è questo insetto e come è stata conosciuta fin ora
Il mondo degli insetti è un mondo complicato e vastissimo. Essi rappresentano una sotto categoria talmente vasta che molti studiosi si affaccendano giornalmente sulla materia, scoprendo di tanto in tanto un nuovo esemplare. Molti ne provano paura o schifo: sì, ammettiamolo, la maggior parte di loro non sono esteticamente piacenti ma alcuni esemplari sono davvero utilissimi. Pensiamo alle ben conosciute api, che sono responsabili al fiorire di molti esemplari della flora del nostro territorio. Produttrici di miele, bene per noi primario. Non è un caso che, per evitare la loro estinzione, molti si affaccendino in maniera alacre. Oppure le altrettanto famose formiche, esempio di massima organizzazione e di struttura gerarchica, tanto da divenire l’esempio per antonomasia dell’organizzazione sociale l’esempio più ovvio.
Non tutte le specie animali son ugualmente utili, altre invece fanno danni. Pensiamo a tutte le specie infestanti. Oggi parliamo proprio di una di queste specie, la falena spugnosa.
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Falena spugnosa, una nuova specie: attenzione all’ambiente
La falena fa parte della famiglia dei lepidotteri, con lontane cugine le farfalle. Esse sono in realtà molto più numerose in natura delle farfalle stesse, circa l’ottanta percento in più. La superiorità è schiacchiante.
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Esse hanno abitudini del tutto diverse: in genere notturne, si nutrono di detriti, corteccia e cheratina. Proprio in virtù delle loro abitudini notturne, i loro colori sono scuri, tra il nero, il grigio e il marrone. Sono attirate dalle luci artificiali, motivo per cui è facile che si avvicinino alle abitazioni degli uomini.
La falena spugnosa è il nome della Lymantria dispar precedentemente conosciuta come falena gitana. L’ESA sta attualmente lavorando per cambiarne il nome, poiché il suo vecchio nome era considerato offensivo. Questa specie di falena si è rivelata essere invasiva e potenzialmente pericolosa per l’ecosistema, che potrebbe alterare. Ad oggi infatti si lavora per immaginare un piano di controllo ed arginamento dell’animale.